Mercato dell’elettrico: ai cinesi andrà la fetta più grossa

di Salvatore Saladino,  Country Manager di Dataforce Italia

 

Il mercato italiano dell’auto continua a dare segnali positivi se confrontato al 2022, ma se guardiamo al 2021 a febbraio mancano 13.000 vetture e rispetto al 2019 ne mancano quasi 50.000. Si immatricola il prodotto che arriva, ed ecco spiegata la fatica del comparto dei veicoli commerciali a rialzare la testa. L’elettrico poi si è riacceso di nuovo, e vorrei vedere, visti i pessimi risultati fatti segnare finora in Italia.

 

Oggi, complice una telefonata di un direttore vendite di una casa molto “elettrica”, ho condiviso con lui il nostro attuale forecast sulla crescita di volumi e quote dell’elettrico in Italia nei prossimi anni. Il forecast Italia elaborato nel nostro HQ di Francoforte è molto “tecnico” e utilizza molto poco le “sensazioni” degli esperti del settore. Per uno come me poi, che è convinto che la prossima Commissione UE, per quanto venduta possa essere come quella attuale, dovrà moderare alcune drastiche imposizioni per lasciare ancora al mercato e alla libera scelta dei consumatori alcune decisioni, ho visto numeri che mi hanno impressionato.

 

Se quest’anno potrebbe chiudersi con 65.000 vetture elettriche vendute e una quota un po’ sotto il 5%, dal 2024 al 2027 si stima una crescita impressionante da 120.000 unità e il 7% di quota nel 2024 fino a quasi 340.000 BEV e il 20% di quota nel 2027. Il grosso di questa torta se lo prenderanno i cinesi, ormai è scontato, ma va bene così, saranno gli unici a proporre prodotti elettrici belli e validi a un prezzo abbordabile.

 

Sarei altrettanto contento, però, che in questo scenario comincino a crescere l’idrogeno e gli e-fuels, così come si cominciassero a costruire veicoli più piccoli e leggeri, esattamente l’opposto di quello che l’industria ha deciso di fare finora.

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