Mercato dell’auto: insistere sull’elettrico significa frenare lo svecchiamento del circolante

#FORUMAutoMotive 2024: Buongiardino (Federmotorizzazione)

di Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione

 

Il mercato continua a non premiare l’elettrico ricaricabile: nel primo trimestre sono state 35.568 le immatricolazioni delle auto elettriche e ibride alla spina, con una quota complessiva dell’8,2%, trascinate al ribasso dal calo più pesante delle elettriche pure che scendono sotto la quota del 4% (attestandosi al 3,8%). Sui numeri dell’elettrico, pesa anche l’andamento degli ecoincentivi: resta limitata la richiesta di contributi riservati alle vetture elettriche, mentre sono andati esauriti in poche settimane quelli per le auto endotermiche meno inquinanti.

I motivi di questa scelta da parte dei consumatori non cambiano: dal prezzo, più alto rispetto alle vetture tradizionali endotermiche, alle incertezze legate a una tecnologia (le batterie) che si ritiene ancora non ottimale, alle scarse infrastrutture di ricarica nel nostro Paese. L’automobile è sempre stata considerata uno strumento al servizio dell’utente, ma l’auto elettrica ha cambiato il paradigma, sentendosi di fatto l’utente al servizio dell’auto. Occorre infatti, sulle lunghe percorrenze, programmare il viaggio organizzando le necessarie soste per la ricarica che, oltre a costituire un vincolo, allunga i tempi del viaggio stesso.

Occorre trovare una via italiana alla transizione verso la decarbonizzazione. Mettendo da parte ideologie che da noi non hanno presa e sfruttando altre tecnologie a partire dalle prossime vetture Euro 7, i cui protocolli sono stati recentemente semplificati, e i nuovi carburanti che eliminano l’impronta carbonica, Si auspica che il Governo stanzi maggiori fondi per le auto ibride ed endotermiche di ultimissima generazione così da poter rinnovare un parco auto vetusto e al tempo stesso migliorare la qualità dell’aria: puntare sull’elettrico sta ritardando il processo di rinnovamento del circolante.

Peraltro, il vento sta cambiando: anche la Germania, che pure è stata determinante in Europa nella scelta dell’elettrico e che ha stanziato generosi contributi agli utenti per incentivare l’acquisto di vetture elettriche, ha già deciso la fine di queste incentivazioni e altri Paesi stanno operando scelte analoghe.

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