Mercato auto: i nodi vengono al pettine, il Governo agisca

di Michele Crisci, presidente di UNRAE

L’esame del DDL Delega per la riforma fiscale, entrato nel vivo del dibattito parlamentare, è l’occasione per riservare un ruolo fondamentale alla revisione della fiscalità dell’auto, come prevedono gli emendamenti proposti da UNRAE e presentati da diversi deputati della commissione Finanze della Camera, che ringraziamo per averne condiviso l’urgenza e l’opportunità, auspicando con forza una rapida e integrale approvazione. Le misure richieste dall’UNRAE riguardano, in particolare, l’introduzione di aliquote differenziate per la detraibilità dell’IVA in base alle emissioni di CO2 (100% per la fascia 0-20 g/km, 80% per la 20-60 g/km e 50% per quelle oltre 60 g/km); l’aumento del tetto di deducibilità dei costi dei veicoli di nuova immatricolazione parametrandolo alle fasce di emissione di CO2 sopra citate; riduzione a tre anni del periodo di ammortamento.

È necessario, inoltre, recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture di ricarica. Il 9 giugno scadono i termini per la presentazione dei progetti per la realizzazione di colonnine di ricarica pubbliche da parte degli operatori, è un’occasione da non perdere, i tempi sono molto stretti, mancano solo 8 giorni per la presentazione dei progetti e dopo la loro approvazione e la concessione dei finanziamenti, dovranno essere realizzati nell’arco di soli 12 mesi. Ci auguriamo che tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, facciano tutto il necessario per rendere operativo questo provvedimento.

UNRAE si augura che sia giunta, finalmente, in dirittura di arrivo l’emanazione da parte del MIMIT delle norme per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, senza dimenticare la necessità di intervenire su una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva AFIR.

Il percorso verso l’obiettivo delle zero emissioni si può accelerare riformulando gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni, innalzando i tetti di prezzo e includendo  tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno, ma su questi temi siamo ancora in attesa che il Governo ci faccia conoscere la destinazione dei 272 milioni avanzati dagli incentivi 2022 e ci indichi una data per la convocazione del Tavolo Automotive.

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