Mercato auto da “pulire” e rilanciare: fare come per le abitazioni

di Roberto Scarabel, presidente di AsConAuto

 

Il nostro parco circolante è vecchio e va svecchiato entro il 2035, perciò andrebbe trovato un meccanismo incentivante differente. Infatti, il nostro cliente oggi non ha capacità di spesa adeguate per affrontare l’acquisto di una vettura elettrica dal costo che supera intorno al 30 per cento una pari vettura con motorizzazione endotermica.

Di fronte a una metamorfosi così lenta su un circolante di 40.000.000 di vetture sarebbe opportuno non focalizzarsi su un singolo tipo di prodotto perché è più pericoloso per la salute e per la sicurezza stradale mantenere un parco circolante che invecchia. Noi facciamo la nostra parte per mantenere la sicurezza attraverso la severità della revisione e per l’uso del ricambio originale, ma questa nostra condotta nella manutenzione deve diventare una “Best Practice” che il cliente merita.

Per aggiornare il parco circolante si potrebbe valutare l’ipotesi di creare un meccanismo incentivante l’acquisto – analogo alla formula utilizzata nel caso del miglioramento di classe energetica per le abitazioni (per esempio il passaggio da una vettura Euro 4 a una Euro 5) – per dare l’opportunità ai privati di avere accesso a un usato più recente. Infine, la possibilità di totale detrazione delle auto da parte delle partite IVA darebbe due vantaggi: una accelerazione alla transizione ecologica, offrendo vetture più giovani usate all’automobilista privato.

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