Lo scenario automotive di S&P: domanda in frenata, Cina al pre-pandemia

La domanda di auto rallenterà in Europa e in Nord America nel 2024-2025 dopo l’impennata del 2023, dovuta principalmente al rilascio di una domanda repressa legata all’allentamento dei vincoli di offerta da parte dei gestori di flotte, mentre la Cina tornerà sui volumi di vendita del 2019, nonostante la debolezza dei consumi interni. È quanto prevede S&P Global Ratings in un report a livello globale.

Per il 2024 e il 2025, ci si attende una ripresa dei volumi molto graduale a fronte di una crescita economica globale inferiore a quella attuale, a causa di tassi di interesse più elevati e più a lungo termine: per gli analisti, soltanto la Cina “tornerà ampiamente ai livelli pre-Covid”, mentre Europa e Stati Uniti non riusciranno a recuperare, neanche nel 2025.

S&P si aspetta che la produzione globale rimarrà strettamente legata alla domanda, visti i timori di recessione legati alla flessione del mercato del lavoro in Nord America e nell’Eurozona. A fronte delle previsioni sul Pil cinese riviste al ribasso per il 2023 e 2024, l’istituto si aspetta comunque che la Cina smetta di guidare la crescita globale delle venditè del settore auto, sebbene le prospettive per la produzione rimangano ottimistiche con le esportazioni in aumento sostanziale.

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