di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA
Ad aprile 2024il mercato auto italiano torna ad avere il segno positivo dopo la frenata di marzo (-3,7%), con un rialzo del 7,5%, complici due giorni lavorativi in più rispetto ad aprile 2023 (20 giorni contro 18), ma rimane da colmare un forte divario rispetto ai volumi pre-pandemia (-22,4% rispetto ad aprile 2019).
I tassi di interesse ancora elevati e l’incertezza economica delle famiglie in generale non aiutano a raggiungere un livello di immatricolazioni che consenta di traguardare gli obiettivi ambientali europei.
Inoltre, il grave ritardo nell’implementazione della norma sui nuovi incentivi si aggiunge ai fattori che disegnano un quadro non positivo per il settore.
L’offerta di modelli a bassa e nulla emissione locale aumenta la possibilità di scelta degli acquirenti, ma questo sembra non essere sufficiente per riportare il mercato a livelli necessari per un efficace rinnovo del parco circolante italiano, tra i più vecchi ed inquinanti d’Europa.