L’auto e l’Italia: elettrico in coda e ritorno al passato

di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia

Che l’Italia fosse un mercato molto sensibile al prezzo era cosa risaputa, ma il risultato di Tesla e della sua strategia di riposizionamento al ribasso ha dell’incredibile. Questo dovrebbe far riflettere le Case europee affinché dedichino i loro sforzi e gli altissimi margini che hanno conseguito in questi ultimi anni a prendere spunto da queste mosse invece che investire in lobby per chiedere incentivi o posizionare i propri modelli sempre più in alto.

Tesla sta giocando la sua partita contro la Cina, noi l’abbiamo già persa. Volete davvero accelerare la transizione verso l’elettrico? È il prezzo la chiave, ma non con i soldi dei contribuenti! Per il momento, l’auto a corrente non raggiunge nemmeno il 4% del mercato e la vera novità è un ritorno al passato: la ripresa delle km zero, l’80% delle quali dotate di motori endotermici. Insomma, siamo tornati a contare le targhe a fine mese.

Anche i marchi di maggior successo “chiudono” il mese negli ultimi tre giorni, MG facendo il 78,1% dei suoi volumi mensili e DR il 65,9%, con quest’ultima che targa da sola il 30% delle “Km 0” di tutte le case auto messe insieme, al contrario di tutte le altre Case che invece il grosso delle “Km 0” lo fanno attraverso la rete delle concessionarie. Da segnalare infine che Dacia è sempre più leader incontrastata nel mercato dei privati, il 70% costituito da modelli a Gpl.

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