L’auto e il futuro: più ambiente, ma anche più industria

di Gianluca Benamati, capogruppo PD in commissione Attività produttive alla Camera

 

Il tema dell’automobile è stato centrale, così come quello degli incentivi. La pandemia ha prodotto una crisi di mercato notevole e la necessità di sostenere il mercato, la produzione, la vendita per sostenere il lavoro. Noi, come gruppo parlamentare PD, ci siamo impegnati in Parlamento per incentivi che, con riferimento al 2021, a fronte di circa un miliardo di euro hanno prodotto circa 450 mila nuove immatricolazioni, producendo nel complesso 11 miliardi di volume di affari ridando fiato al settore.

 

Contemporaneamente, grazie al sistema delle rottamazioni siamo anche riusciti ad arrivare a un deciso miglioramento ambientale. Parallelamente abbiamo cercato di stimolare la messa in campo di una politica industriale fatta di risorse, scelte, strumenti. Oggi i soldi ci sono (2-3 miliardi dal PNRR) che unitamente a 8,7 miliardi della legge 34 del 2022 fanno un pacchetto di 11-12 miliardi di euro per il settore dell’auto disponibili da qui alla fine del decennio.

 

A questi soldi dobbiamo accompagnare una progettualità: ricerca e sviluppo, formazione e sostegno alla transizione del settore della componentistica. Più ambiente ma anche più industria. Le due cose devono andare di pari passo.

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