L’auto e il futuro: elezioni UE cruciali per l’industria automotive

Vendite giù in Europa: ora un piano razionale per la transizione

di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA

Ad aprile 2024, il mercato europeo dell’auto recupera la flessione di marzo (-2,8%) e torna a crescere a doppia cifra (+12%), anche grazie alla disponibilità di un maggior numero di giorni lavorativi rispetto ad aprile 2023 in alcuni dei maggiori mercati.

Nel quarto mese dell’anno, tutti e cinque i major market (incluso UK) registrano una performance positiva: crescono a doppia cifra la Spagna (+23,1%), la Germania (+19,8%) e la Francia (+10,9%), seguite dall’Italia (+7,7%) e dal Regno Unito, con un rialzo più
contenuto (+1%).


Ad aprile, la quota di penetrazione delle vetture elettriche pure (BEV), pari al 13,4%, supera nuovamente la quota delle vetture Diesel (11,6%), come nel mese precedente. In Italia, invece, l’immatricolato diesel pesa per il 14,3% delle vendite nel mese, contro
l’appena 2,4% delle BEV (al 3,3% a marzo)
. Nel nostro Paese, l’auspicio è che il mercato risponda prontamente, soprattutto per quanto riguarda la diffusione dei veicoli a zero emissioni.


I prossimi cinque anni – durata del mandato del futuro Parlamento Europeo – saranno cruciali per l’industria automotive in termini di posizionamento competitivo rispetto alle sfide della transizione green e digitale già in atto. La riconversione produttiva, gli
investimenti in innovazione, in ricerca e sviluppo e in formazione e riqualificazione degli addetti devono porsi al centro di una strategia e di un piano di politica industriale
per il futuro delle nostre imprese.

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