Jelinek (Mercedes Italia): “Cambia tutto, l’Italia adotti un piano vero”

di Radek Jelinek, presidente e ad di Mercedes-Benz Italia
(dall’evento “La Ripartenza” di Nicola Porro)

 

Il settore auto, a parte i problemi contingenti di approvvigionamento di componenti che può essere messo in crisi da eventi come la guerra, il lockdown, la carenza di materie prime, sta vivendo “grandi cambiamenti perché la macchina sta diventando sostanzialmente uno smartphone. Noi che da 130 anni facciamo motori, trasmissioni, ferro, dobbiamo diventare digitali e diversi. E’ un cambiamento verso l’elettrico e altre tecnologie. Culturalmente è una sfida pazzesca. Dalla finanza al servizio della produzione alle multinazionali che hanno scelto l’Italia.

 

Ma non ho nulla da criticare. Con tutte le qualità italiane la domanda è come fare meglio squadra. Nell’industria automotive il concetto è il ‘lungo termine’ ma , invece, ci sono sovvenzioni che durano due mesi, poi finiscono i soldi, parli con il ministro, dice una cosa poi ne dice un’altra. Ma non mi lamento, ogni Mercedes è al 20% italiana, abbiamo una filiera nel Nord del Paese che è importantissima, quindi non è solo una questione delle nostre vendite, dopo di che incassiamo i soldi e li portiamo in Germania.

 

Ci sono 1 milione di persone che lavorano nella filiera dell’automotive, quindi ci vuole veramente un progetto a lungo termine e assicurare questi posti di lavoro perché sono bravissimi. Non sto dicendo cose banali: per le parti elettroniche, per esempio, Brembo è diventato uno dei migliori fornitori di Mercedes. C’è tanta eccellenza al di là della moda e del food conosciuti mondialmente. Ci vuole una squadra e un piano a lungo termine.

 

 

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