Jeep Gladiator: il pick-up anche per… gladiatrici

di Silvia Terraneo (She Motori)

Mi metto al volante e penso che molte tra le parole più belle cominciano per A. A come Avventura, A come Adrenalina, A come Amore e A come…Andiamo!  Queste sono le prime parole che associo alla mia prova con Jeep Gladiator: una Wrangler in tutto e per tutto, semplicemente allungata, sicuramente molto più conosciuta negli States. Seduti in abitacolo ci si sente dei guerrieri invincibili. Si, perché la Gladiator si fa largo ovunque, suscitando quell’irrefrenabile voglia di viaggio, esplorazione e quella sensazione di essere inarrestabili in ogni condizione del percorso. Se guidarla sull’asfalto è un gioco da ragazza, immagina di sentirti libera di affrontare percorsi off-road e persino guadi, alla ricerca di sempre nuovi orizzonti.

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare? Detto fatto: le sfide alle quali vengono sottoposti, ogni giorno, i pick-up definiscono le grandi doti di resistenza e affidabilità della Gladiator. Fare fuoristrada tra terreni sterrati e sabbiosi al volante qui è un imperativo per cercare di afferrare per un attimo la sua anima libera.

 

La provo nella motorizzazione Diesel V6 3000 da 264 cv con cambio automatico 8 rapporti. Anzi, mi correggo, a 24 rapporti. Avete letto bene, 24. Alla guida, infatti, puoi scegliere, poiché hai a disposizione un cambio automatico a 8 marce con la trazione sulle sole 2 ruote posteriori, l’opzione a trazione integrale da vera 4×4, e infine trazione integrale con marce ridotte. Che, tradotto nella vita di tutti i giorni, diventa utile, per esempio, in caso di difficoltà nell’affrontare le rampe ripide dei parcheggi sotterranei: trazione integrale, marce ridotte e la pendenza è solo un lontano ricordo. Nuova nell’outfit ma saldamente connessa alla storia di Jeep: Gladiator cresce in dimensioni eppure continua ad esaltare le qualità  indomite da fuoristrada.

 

Il test drive è esaltante poiché, nonostante a primo impatto possa far supporre il contrario, la Gladiator è dinamica e, ovviamente, molto molto versatile. Abbandonata la Jungla urbana è stato impossibile frenare la voglia di metterla alla prova nel suo habitat. Per l’occasione, ho scelto di godermi un off-road leggero percorrendo un tratto montano in Valdisotto, affascinante luogo in cui la natura domina incontrastata creando uno stretto corridoio percorso dal fiume Adda, che collega la contea di Bormio al resto della Valtellina. Con Gladiator ci si gode la varietà del paesaggio incontaminato, passandoci attraverso in scioltezza.

 

Le sospensioni hanno un comfort di marcia in off-road come se ci si trovasse su una strada asfaltata. Un pick-up si, ma scordatevi un noioso mezzo da lavoro: Jeep Gladiator ha solo la forma del pick-up senza nascondere comodità da station wagon, l’impostazione di guida alta di un Suv e l’ebbrezza dell’open air nella sua versione cabrio!

 

L’unica difficoltà? Tornare sull’asfalto accettando di essere nuovamente assorbiti dal grigio traffico cittadino. Tolta la piccola parentesi “wild”, il mio test si è basato principalmente su un utilizzo quotidiano tra le vie cittadine e qualche gita fuori porta con tratti di superstrada e vie di montagna. Questo enorme pick-up americano ha una praticità di guida a cui ci si abitua facilmente al punto da dimenticarsi in un attimo di avere a che fare con volumi importanti, tanto nella lunghezza (parliamo di un pick up di oltre 5,5 mt) che nella cubatura totale.

Sui tratti autostradali ritroviamo comfort e prestazioni: il potente motore sotto il cofano non vede l’ora di ruggire e per un attimo quella che vedo di fronte a me è una highway americana che profuma di libertà. Per questo è sempre bene fare attenzione e dosare il piede sul gas: Gladiator spinge davvero molto, con tanta coppia a qualsiasi velocità e permette sorpassi in tutta sicurezza. Se ami, come me, la velocità attenzione ai limiti.

 

La posizione di guida alta per noi donne è una vera rivelazione: permette di notare particolari a cui non sei abituata e contemporaneamente genera sicurezza e voglia di andare oltre. Sulla strada come nella vita. Lasciata l’autostrada mi appresto a godermi i tornanti dei paesaggi collinari e montani, certa che la Gladiator sarà una compagna di avventura eccellente. Km dopo km rivela piacevolezza di guida, leggerezza dello sterzo, e un acceleratore forse troppo leggero che costringe all’attenzione per evitare di andare troppo veloci. In questo contesto rimuovere le due porzioni di tetto rigido è un must: avventura arrivo!

 

Punti a suo favore anche nei consumi: a dispetto della sua stazza e del motore ruggente consuma molto meno di quanto ci si aspetti. Nel mio test drive, a fronte di centinaia di km macinati su percorsi misti, ho avuto delle medie vicine a 12 km/litro con una guida da tutti i giorni. Ma oltre ai suoi punti di forza vediamo qualche punto a suo svantaggio.

 

Date le dimensioni diventa davvero sfidante trovare parcheggio nelle condizioni di sovraffollamento cittadino. Anche la qualità audio non mi ha fatto impazzire: in modalità DAB il segnale non è pulito e ci sono continui “ronzii”. Il cambio automatico nelle prime 3 marce tende a salire di giri prima di passare alla marcia successiva, soprattutto nei tratti di strada in discesa. Ciò, probabilmente, è dovuto alla gestione software che tende ad utilizzare maggiormente il freno motore per adattarsi meglio alle situazioni di eventuale off road. In generale però la cambiata rimane impercettibile.

 

Capitolo valigie: dove si mettono? Se si viaggia a pieno carico (5 persone) il loro posto è nel cassone (con portata di 618 kg), dove rimango all’asciutto anche sotto l’acquazzone grazie alla copertura soft (opzionale) in tela. Se viaggi spesso ti consiglio di optare per l’opzione di copertura rigida con chiusura a chiave.

 

A test concluso la sensazione che rimane è quella di una bella avventura tra asfalto e off road. Scegliere Gladiator significa non passare inosservati. Se abiti in città abituati alle sue dimensioni e alla pazienza di trovar parcheggio. Se invece hai un animo country, vivi a contatto con la natura e sogni il Texas è la soluzione perfetta per te.

Recommended Posts