Incentivi auto 2024: c’è anche il leasing sociale

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(dal sito di “lautomobile”, magazine edito da ACI)

Incentivi auto 2024: se la proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dovesse diventare legge, il comparto auto potrebbe finalmente ricevere una spinta importante. Il condizionale è d’obbligo per due motivi: il primo è che si tratta appunto di una proposta, che potrebbe anche cambiare, prima di diventare legge. Il secondo motivo è che è quasi sempre impossibile fare previsioni puntuali sugli effetti che le misure di supporto all’economia riescono a generare. In ogni caso, si tratta senza dubbio di una struttura molto interessante e forte. In ogni caso, sarebbe operativa tra la fine di gennaio e la fine di febbraio. Eccola, nel dettaglio.

Finalmente il social leasing

Per quanto le si possano incentivare, le nuove auto restano comunque molto care, soprattutto alla luce della dinamica dei prezzi degli ultimi due anni. Ecco perché, finalmente, si parla di leasing sociale. In sostanza, è previsto un contributo (la cui entità è ancora da definire) alle persone fisiche che stipulino un contratto di noleggio a lungo termine della durata non inferiore ai tre anni di uno dei veicoli che rientrano tra quelli soggetti a ecobonus.

Fino a 13.750 euro per le elettriche

Sì, avete letto bene: il sostegno per l’acquisto di auto con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km tocca i 13.750 euro. A patto che si rottami un’auto Euro 2. 12.500 euro per un’elettrica rottamando una Euro 3, 11.250 se si toglie dalla circolazione un’Euro 4. Cifre valide, queste, per le persone fisiche con ISEE inferiore a 30.000 euro. Per le altre, e per le persone giuridiche (ad esclusione di quelle che esercitano attività rientranti nel codice ATECO 45.11.0), le cifre scendono rispettivamente a 11.000, 10.000 e 9.000 euro. Molto interessante è anche l’incentivo senza rottamazione: 7.500 euro per ISEE al di sotto dei 30.000 euro, 6.000 per le altre. L’auto che si compra non deve superare i 35.000 euro, IVA esclusa.

Fino a 10.000 euro per le ibride plug-in

Avete un’auto Euro 2 da rottamare, il passaggio all’elettrico vi fa paura e l’ibrido plug-in vi sembra la soluzione ideale per le vostre esigenze di mobilità: se la proposta del Ministro Urso dovesse passare, avrete la bellezza di 10.000 euro di “taglio” sul prezzo di listino (8.000 euro se il vostro ISEE supera i 30.000 euro, o se siete persone giuridiche che non esercitino attività rientranti nel codice ATECO 45.11.0). Sono (sarebbero) comunque ben 5.000 euro, o 4.000 al di sopra dei 30.000 euro di ISEE, se non si ha un usato da rottamare. In questo caso, l’auto che si compra non deve superare i 45.000 euro, IVA esclusa.

Gli incentivi per le “altre”

Sono previste misure di agevolazione anche per le auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km: 3.000 euro se si rottama un’Euro 2, 2.000 con un’Euro 3, 1.500 euro con un’Euro 4. L’auto che si compra non deve superare i 35.000 euro, IVA esclusa.

Vantaggi doppi per i professionisti

La proposta di legge piacerà ancora di più ai tassisti e ai professionisti del Noleggio Con Conducente, perché gli incentivi raddoppiano per un soggetto vincitore del concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze di taxi e di soggetti autorizzati all’esercizio del servizio di noleggio con conducente. 

Qualche esempio

Sulla base dei parametri indicati nella tabella qui sopra, ecco alcune elettriche che godrebbero dell’incentivo: Abarth 500e, Citroën e-C4 e e-C4x, Cupra Born, Dacia Spring, Dr1, Fiat 600e, Opel Corsa-e e Mokka-e, Peugeot e-208 ed e-2008, Megane e-Tech, Scenic electric, Renault Twingo e Zoe, Smart #1 e #3, Tesla Model 3, Volkswagen Id.3 e Volvo Ex30 e Xc40.

Queste invece alcune plug-in hybrid: Alfa Romeo Tonale, Audi A3 e Q3, Bmw Serie 3 Touring, Citroen C5X, Cupra Formentor, Ford Kuga, Hyundai Tucson, Jeep Compass, Kia Niro, Mercedes Classe B, Mini Countryman, Peugeot 3008 e Opel Astra.

Foto di why kei su Unsplash

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