“Il Garage de l’Alfista”: il bimestrale torna in digitale

Dopo un silenzio dovuto al Covid-19 durato due anni, “Il Garage de L’Alfista”. Il bimestrale dal Cuore Sportivo – prima testata dedicata al mondo Alfa Romeo torna su tutte le strade d’Italia e del mondo. Lo fa diventando una pubblicazione solo in digitale, sfogliabile scaricando l’app dal nome Alfista per iOS e Android su smartphone e tablet. “È il segno della rinascita secondo la filosofia di Arese: tecnologia vincente. Da sempre”, dice il direttore Antonino D’Anna. giornalista professionista, attivo tra” Italia Oggi” e “Radio Libertà”, D’Anna ha fondato questo giornale nel febbraio 2018. “La nostra avventura è stata in cartaceo fino all’estate 2020, poi la pandemia ha fatto il resto. È stato grazie a Radio Libertà e al suo direttore, Giulio Cainarca, se Il Garage de L’Alfista è sopravvissuto grazie alla versione radiofonica del nostro giornale, in onda ogni sabato alle 9.30 in radiovisione su Radio Libertà, canale 252 del digitale terrestre”.

 

Al programma radiofonico, quindi, si affianca adesso il giornale che torna in formato digitale. “Il numero 14 è già disponibile in app insieme a tutti gli arretrati e i due Speciali già usciti in passato, quello sulla Giulia e l’altro sull’Alfa 75”, commenta D’Anna, che anticipa: “Nel 2023 contiamo di uscire almeno con uno Speciale dedicato alla 164 e poi, chissà, all’Alfetta”. 

 

Il numero 14 riparte nel segno di Tazio Nuvolari, al quale è dedicata la copertina ed un ampio servizio sul bellissimo Museo che sorge in quel di Mantova nell’ex chiesa del Carmelino. C’è anche la testimonianza di Giovanni Battista Guidotti, suo meccanico, che svela il retroscena del famoso sorpasso a fari spenti del Nivola ai danni di Achille Varzi alla Mille Miglia del 1930: Varzi ebbe una panne poco prima di Brescia e Nuvolari mantenne la velocità tenuta sino alla fine in coda al campione di Galliate, superandolo. Nel farlo, Guidotti accese e spense i fari in segno di saluto.

 

Non è tutto: spazio anche ai 50 anni dell’Alfetta, con la testimonianza di Sebastiano Caprì rilasciata al Museo Storico Alfa Romeo il 5 giugno scorso in un panel dedicato all’Alfetta, collaudatore magnifico in Alfa Romeo al reparto Esperienze, che negli anni ‘70 correva con un curioso furgoncino che nascondeva la meccanica dell’Alfetta GT, versione coupé dell’immortale berlina di Arese: “Ci trasporto pesce fresco” era la scusa per i curiosi.

 

E poi anche le storie dei lettori e dei partner del giornale: dalla 2000 Berlina ricostruita da Danilo Cambrini, “mago” romano delle Alfa Romeo e in Tv con Davide Cironi, ai fratelli Alfio e Tullio Biaggi che, nel loro Garage Gasparri di Legnano, curano Alfa di ogni tempo. A loro tocca una GTV 2.0 V6 Tb: un motore Busso di tutto rispetto per una youngtimer che si candida a diventare un must da collezione irrinunciabile per chi ama il Biscione.

 

“Il Garage de L’Alfista” racconta anche eventi, come l’ultima edizione di Real Alfa organizzata dal Riar (Registro Italiano Alfa Romeo) e tenutasi il 5 giugno scorso ad Arese. Tra i pezzi forti una bellissima Giulia GTA 1.3 elaborata da Santino Balduzzi, mago dei motori Alfa consultato anche da Arese per la messa a punto dei propulsori: un’auto che sembrava misteriosamente perduta.

Recommended Posts