Giovani: “eco-ansia” indotta dagli adulti

di Paolo Crepet, psichiatra, psicologo e saggista

(dall’intervista rilasciata all’agenzia “AGI” il 2 agosto 2023)

L’eco-ansia non è una preoccupazione genuina dei giovani, ma un’ansia indotta dagli adulti. Ogni generazione ha avuto le proprie ansie e l’ansia per il futuro è naturale. Da criticare è l’atteggiamento vittimistico che permea la discussione sull’eco-ansia, un “marketing dell’ansia”.

Se i giovani fossero veramente preoccupati per l’ambiente, dovrebbero prendere misure concrete, come evitare l’uso di droghe che contribuiscono al disboscamento delle foreste amazzoniche. L’ansia è diventata un grande business, alimentando il consumo di psicofarmaci e terapie senza portare a soluzioni concrete.

Comfort moderni, come l’aria condizionata, sono diventati collusi nell’inquinamento ambientale. C’è la necessità di un cambiamento radicale negli stili di vita, sottolineando che l’atteggiamento vittimistico non risolve i problemi ma li aggrava. Si prenda coscienza delle proprie responsabilità e si cambi atteggiamento, spingendo verso soluzioni reali invece di cadere nella trappola dell’ansia indotta.

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