Gennaio 2023 in recupero per l’auto: elettriche ancora ko

Paolo Scudieri, Anfia

di Paolo Scudieri, presidente di ANFIA

 

Apertura positiva del 2023 per il mercato dell’auto (+19%) – che fa seguito ai  rialzi a doppia cifra registrati negli ultimi tre mesi del 2022 – anche grazie a un giorno lavorativo in più rispetto a gennaio 2022 (21 giorni lavorativi contro 20) e al confronto  con un primo mese del 2022 in pesante ribasso (-19,7%).

 

Sul fronte delle alimentazioni, le immatricolazioni di autovetture ricaricabili  aumentano dell’1,1% nel mese, dopo il -16,6% registrato a dicembre 2022 e il -17,1%  dell’intero 2022, e rappresentano il 7,3% del mercato (8,9% nel 2022). Tra queste, le  auto elettriche continuano tuttavia a presentare un segno negativo, in linea con il trend  del 2022 (-26,9%) e chiudono il mese di gennaio 2023 a -11,2%, con una quota del 2,5%.

 

Le ibride plug-in, invece, crescono del 9,2% e rappresentano il 4,8% delle  immatricolazioni di gennaio. Gli incentivi attualmente in vigore rappresentano una risorsa importante che speriamo,  nei prossimi mesi, possa risollevare almeno in parte le vendite di vetture a zero e a  basse emissioni. Come previsto, la fascia di incentivazione delle auto con emissioni di  CO2 tra 61 e 135 g/km è quella che conta il maggior numero di prenotazioni e risulta già  in esaurimento (con un residuo minore del 25% del fondo).

 

Sarebbe utile per favorire il  rinnovo del circolante in ottica green, a nostro avviso, reinvestire le risorse avanzate  dalla campagna di incentivazione 2022 in quest’ultima fascia e nella fascia 0-20 g/km di  CO2 degli incentivi 2023. Ricordiamo, infine, che da gennaio 2023 si registra un aumento dei pedaggi del 2% su circa il 50% della rete autostradale nazionale, con un ulteriore rincaro programmato a  partire dal 1° luglio. Un elemento che va ad aggiungersi agli altri fattori.

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