Federcarrozzieri: riparare un’auto elettrica costa anche il 46% in più

Federcarrozzieri ha redatto un report per spiegare come cambiano le spese di riparazione a seconda della tipologia di automobile. “Le voci di costo in una riparazione sono principalmente i ricambi, la manodopera, i materiali di consumo (vernici e correlati), costi complementari (patentino, corsi formazione, calibrature, programmazioni) – analizza Federcarrozzieri -. Prendendo, ad esempio, due autovetture della stessa marca (Volkswagen), una alimentata a benzina (Golf MY 2020 ) e una elettrica (ID.3) che hanno subito danni da impatto frontale, la prima differenza riguarda la diversa struttura del telaio: nel caso della Golf abbiamo un motore frontale che serve anche come protezione in caso di urti, nell’altro (ID.3) una serie di telai e traverse che in caso di urto anteriore vanno sostituite. C’è poi l’elettronica, molto più presente nelle vetture elettriche che costringe spesso, in caso di danno alla parte anteriore, a sostituire sensori, radar e telecamere. La manodopera, per una buona parte di riparazioni estetiche, non cambia tra motore termico ed elettrico, ma quando la riparazione è strutturale i tempi di smontaggio e rimontaggio sono maggiori sulle auto elettriche in quanto vi sono molti più elementi altamente tecnologici da rimontare correttamente”.

 

Mettendo quindi a confronto un’auto a benzina e una elettrica che hanno subito lo stesso danno a seguito di impatto frontale, si scopre che per riparare una Golf del 2020 si spendono in media in Italia 5.298 euro (di cui 2.785 euro per i ricambi, 1.891 per costi di manodopera). Lo stesso danno sulla vettura elettrica (ID.3) porta a spese di riparazione per complessivi 7.732 euro (5.105 euro per i ricambi, 1.961 euro per la manodopera), il 46% in più rispetto a un’auto tradizionale.

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