Falsificazione dei contachilometri: persi ogni anno milioni di multe

Falsificazione dei contachilometri: persi ogni anno milioni di multe

La manipolazione dei contachilometri delle auto è una pratica comune nel mercato dei veicoli usati, che comporta perdite finanziarie sia per gli acquirenti truffati che per i governi. carVertical, società leader nella raccolta di dati per il settore automobilistico, ha condotto una ricerca in 22 Paesi d’Europa e degli Stati Uniti per scoprire come i governi locali affrontano il problema delle frodi sul chilometraggio e che tipo di leggi vengono applicate.

Dai risultati, l’approccio a queste truffe varia in modo significativo da Paese a Paese: si va da nessuna normativa in materia, a una multa massima di 300.000 euro in Francia, fino a 8 anni di carcere in Croazia. Anche se in Italia le truffe sono illegali, le frodi sul contachilometri continuano a verificarsi.

In Italia, alterare il contachilometri rientra tra i reati di truffa ed è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con una multa da 51 a 1.032 euro. Il reato può essere denunciato entro 3 mesi dalla scoperta della frode. Inoltre, è possibile richiedere la risoluzione del contratto ed il rimborso dell’intero importo pagato per l’auto. Tuttavia, la decisione finale del giudice può dipendere da molti fattori e, nella maggior parte dei casi, i truffatori riescono ad evitare condanne severe. Questo vale non solo per l’Italia ma anche per altri Paesi.


Un’opzione alternativa è quella di denunciare autonomamente la manipolazione all’AGCM (Autorità; Garante della Concorrenza e del Mercato) come pratica commerciale scorretta. Seguendo questa strada, possono essere applicate sanzioni che vanno da 5.000 a 5.000.000 di euro. Pertanto, i consumatori hanno gli strumenti a disposizione per proteggersi dalle truffe sulla manomissione del contachilometri e per contribuire a mantenere il mercato automobilistico
trasparente e onesto.

Secondo gli esperti della piattaforma, se tutti i venditori fraudolenti di veicoli venissero perseguiti con successo, lo Stato italiano potrebbe incassare fino a 394 milioni di euro l’anno. Questo è l’importo se si considera la sanzione massima prevista per il reato, che è di 1.031 euro. “Inoltre, le autorità legali probabilmente ridurrebbero i tassi di frode in caso di un precedente di successo, il che è vitale per il mercato delle auto usate. Un buon precedente è esattamente ciò di cui ogni Paese ha bisogno quando si parla di problemi di trasparenza del mercato delle auto usate”, afferma Matas Buzelis, responsabile della comunicazione di carVertical ed esperto automobilistico.


Inoltre, le persone che acquistano un’auto con un contachilometri falsificato di solito la pagano più del 20% o più del suo valore effettivo. Secondo la ricerca, le perdite finanziarie degli acquirenti truffati in Italia potrebbero essere ancora maggiori, superando i 723,7 milioni di euro.

Foto di Mark Chan su Unsplash

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