Nei primi due mesi del 2024, l’import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia risulta in crescita (+21,1% rispetto a gennaio del 2023). Sia il comparto dei veicoli industriali che il comparto delle autovetture, mostrano incrementi nelle importazioni (rispettivamente +36,5% e +19,0%). Anche l’export in valore risulta in aumento rispetto a quello del primo bimestre del 2023, +12,4%, grazie al valore dei veicoli industriali, il quale, nel primo bimestre 2024 incrementa del 79,6%; le autovetture esportate, al contrario, sono in calo del -4,6%. Il saldo è negativo per circa 3,1 miliardi di euro per le autovetture e positivo di circa 244 milioni per i veicoli industriali.
Mentre l’import di autoveicoli ha origine quasi totalmente da Paesi europei (l’89,6% del valore totale importato), l’export con destinazione Europa rappresenta, nel gennaio del 2024, il 3,8% del totale. Tra i Paesi di destinazione extra europei, gli Stati Uniti rimangono il primo mercato (17,6%), seguiti da Giappone (3,5%) e Cina (2,1%).
Per quanto riguarda il comparto della componentistica, nel periodo analizzato, cala l’import, del -4,0%, mentre incrementa l’export, +2,6%, con un saldo positivo di circa 1,25 miliardi di euro (era di 1,0 milioni nello stesso periodo del 2023). L’Europa rappresenta l’80,4% del valore dell’import e l’80,9% del valore dell’export. Al di fuori del continente europeo, la prima macroarea di origine è l’Asia, da cui l’Italia importa lì11,4% di parti e componenti (in valore), mentre la prima macroarea di destinazione dell’export è il Nord America: 8,6% del totale.
Lo Stato da cui importiamo e a cui esportiamo più componentistica automotive è la Germania, che, in entrambi i casi, rappresenta più del 20% del trade italiano. Seguono, nell’ordine la Polonia e la Francia per quanto riguarda le importazioni, e anche per i paesi di destinazione Francia e Polonia, in questo ordine, completano la Top3.
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