
di Massimiliano Salini, eurodeputato
Partiti ufficialmente i negoziati in Commissione Industria sul nuovo regolamento Euro 7. E, come Partito popolare europeo, siamo sul piede di guerra. Dispiace constatare ancora una volta che i medesimi sponsor del passaggio forzato all’auto elettrica, guidati dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, si muovono in modo maldestro sul loro stesso terreno ultra-ideologico, senza avere minimamente contezza di come gestire razionalmente questa transizione di portata storica, diversamente non si spiegherebbe l’ennesimo pasticcio normativo dell’esecutivo UE che ci troviamo costretti ad emendare pesantemente in Europarlamento.
I nuovi parametri sono tanto onerosi per le nostre imprese che, se applicati, costringerebbero la filiera automotive europea a distogliere investimenti dallo sviluppo dell’auto elettrica caldeggiato dalla stessa Commissione UE, offrendo paradossalmente un vantaggio ai competitor cinesi. Come Ppe proponiamo di inserire nella normativa UE una definizione di “carburanti CO2 neutri” capace di includere non solo quelli sintetici, ma anche «i biocombustibili prodotti principalmente in Italia.