di Pierluigi Bonora
In un mondo ormai investito da continui e profondi cambiamenti, il 98% dei top manager delle grandi aziende a livello globale sostiene che dovrà rinnovare completamente il proprio business model entro i prossimi tre anni, e il 31% lo sta già facendo. Se l’85% trova sempre più difficile sapere da dove cominciare, il 75% teme che la propria impresa non si stia adattando abbastanza rapidamente, e il 56% afferma che i progressi tecnologici si susseguono a un ritmo tale che la propria organizzazione non riesce a tenere il passo.
È quanto emerge dalla quarta edizione dell’AlixPartners Disruption Index, un’indagine realizzata annualmente dalla società di consulenza globale, che nel 2022 ha intervistato 3.000 Ceo e dirigenti senior di 9 Paesi (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Svizzera, Cina, Giappone) per identificare l’impatto della disruption sulle loro organizzazioni.
Per “disruption”, AlixPartners intende le forze che muovono imprese, mercati, reti di valore e modelli operativi come risultato dei cambiamenti economici, sociali, regolamentari, tecnologici, ambientali e politici in atto a livello mondiale. Ma entriamo nei dettagli con Dario Duse, Country leader Italia di AlixPartners.