Dallara: un mondo da ripensare, ma non in elettrico

di Roberta Pasero

 

Non c’è un limite d’età per progettare il futuro. E per dargli la forma e i colori delle proprie passioni. Non per Gianpaolo Dallara, 86 anni, l’ingegnere dei sogni a motore. A Milano Autoclassica il suo viaggio a ritroso nel tempo ha fatto rivivere fotogrammi di un film in bianco e nero attraversato dalla Topolino del medico condotto, dal “prete” per scaldare il letto, dalla Mille Miglia che accendeva il suo cuore di ragazzo.

 

Una vita centrata sulla sobrietà, l’arma vincente ancora oggi per affrontare e risolvere i problemi dell’inquinamento atmosferico. Basta demonizzare le auto, responsabili soltanto del 15% delle emissioni nocive, e largo a una visione del mondo dove tutto va ripensato e non certo in elettrico. E dove i biocarburanti consentiranno di far ruggire ancora i motori. Come le passioni.

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