Biometano e bio-GNL: soluzioni “green” che funzionano

di Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica

L’inquinamento da polveri sottili nelle città italiane è un problema complesso a cui finora non si è riusciti, nonostante le molte iniziative progettuali, a dare una soluzione strutturale. Ora le misure finanziate dal PNTT ci danno, assieme alle iniziative da realizzare a cura delle amministrazioni locali, l’occasione di accelerare l’azione di contrasto a questa minaccia ambientale.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza abbiamo quasi 2 miliardi destinati alla produzione di biometano, che può sia alimentare gli impianti di riscaldamento sia sostituire il metano per l’automotive con una fonte pulita e rinnovabile. L’obiettivo è incrementare nei prossimi anni in maniera significativa la quota del parco mezzi italiano, sia pubblico che privato, che usa il biometano. E i mezzi pesanti che utilizzano il gas naturale liquefatto potranno viaggiare in maniera ecologica con il bio-GNL.

Con il PNRR stiamo inoltre lavorando alla promozione del trasporto elettrico, con un investimento sulle stazioni di ricarica da 740 milioni, per oltre 21mila colonnine da realizzare in centri urbani e superstrade. Non dimentichiamo poi i quasi 14 miliardi di euro per rafforzare il “superbonus” e il “sismabonus’ per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. Infine, abbiamo puntato anche alla funzione di depuratore naturale del verde pubblico, con la messa a dimora i 6 milioni e 600 mila alberi nelle 14 città metropolitane.

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