
di Luca Talotta
Contarina e il Consiglio di Bacino Priula hanno inaugurato l’impianto per la produzione di biometano da rifiuto organico. Si tratta di un progetto che rappresenta un ulteriore passo verso la sostenibilità ambientale, unico sia a livello locale che nazionale, in quanto è il primo impianto finanziato dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ad entrare ufficialmente in funzione.
Complessivamente, l’impianto è in grado di produrre oltre 4 milioni e mezzo di metri cubi di biometano l’anno, corrispondenti a 3.380 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) dal punto di vista energetico. Inoltre, può generare 2.770 tonnellate di biometano liquido.
I vantaggi ambientali derivanti dall’uso del biometano sono evidenti: rispetto al gasolio, ad esempio, il GNL produce oltre il 20% in meno di emissioni di CO2eq, riducendo notevolmente quelle di SO2 e PM10 (oltre il 95% in meno). Il biometano è una fonte rinnovabile che può offrire un importante contributo alla transizione energetica del nostro Paese, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2030.
In Italia, il biometano ha un notevole potenziale grazie alla disponibilità di diverse fonti di biomasse, ed è fondamentale sostenere la realizzazione di impianti simili. Il biometano può svolgere un ruolo chiave nella decarbonizzazione dei settori energetici e dei trasporti, riducendo la dipendenza dalle fonti di energia estera e promuovendo la circolarità dei processi.