Bio-fuels: esclusione assurda, addio posti di lavoro

di Paolo Borchia, europarlamentare

Con il voto di Bruxelles il nostro Paese rischia di subire una strage di posti di lavoro. Ma la partita non è finita e confidiamo che il buonsenso torni a prevalere altrimenti ci troveremo davvero di fronte a una schizofrenia ambientalista scollata dalla realtà. È assurdo escludere i biocarburanti, tecnologicamente maturi e disponibili a prezzi accettabili, a scapito dei carburanti sintetici.
Questo conferma che la transizione ecologica è affare per ricchi e viziati.

Con l’ok definitivo agli e.fuels il nostro Paese sarà costretto a subire una vera e propria strage di posti di lavoro. Il provvedimento è passato, fatalità, con il voto favorevole della Germania che ha ottenuto una deroga per i combustibili sintetici. Non posso nascondere la mia forte preoccupazione per lo strapotere delle Case automobilistiche tedesche, favorite da una Commissione europea connivente che mette in secondo piano le fasce più deboli della popolazione.

Questo stop è uno schiaffo alla neutralità tecnologica: alcuni produttori saranno messi fuori mercato per legge. Alla faccia dei principi sbandierati della decantata normativa europea sulla concorrenza.

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