Bilancio ANFIA: export e import nel 2022

Nel totale annuo del 2022, l’import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia risulta in crescita (+5,4% rispetto al cumulato del 2021), nonostante il marcato calo nel comparto dei veicoli industriali, che registrano una flessione del 25,6%. Il comparto delle autovetture, mostra invece un segno positivo (+11,3%).

L’export in valore risulta in aumento rispetto a quello del periodo gennaio-dicembre 2021, +11,3%, grazie soprattutto alle autovetture esportate (+14,9%); anche il valore dei veicoli industriali è in aumento, ma in lieve misura (+2,3%). Il saldo è negativo (oltre gli 9,49 miliardi di euro) per le autovetture, ma positivo per i veicoli industriali (+1,75 miliardi di euro). Mentre l’import di autoveicoli ha origine quasi totalmente da Paesi europei (il 91,3% del valore totale importato), l’export con destinazione Europa rappresenta, nel cumulato del 2022, il 61,4% del totale. Gli Stati Uniti rimangono il primo mercato di destinazione extra europeo (18,2%), seguiti da Cina (5,4%) e Giappone (3,9%).

Per quanto riguarda il comparto della componentistica, nel periodo analizzato, crescono sia l’import che l’export (rispettivamente +14,3% e +7,1%), con un saldo positivo di 5,21 miliardi di euro (era di 5,95 miliardi nel periodo gennaio-dicembre 2021). L’Europa rappresenta il 75,7% del valore dell’import ed il 77,1% del valore dell’export. Al di fuori del continente europeo, la prima macroarea di origine è l’Asia, da cui l’Italia importa il 17,6% di parti e componenti (in valore), mentre la prima macroarea di destinazione dell’export è il Nord America: 10,4% del totale. Autoveicoli nuovi e componenti, insieme, hanno generato nel totale annuo, importazioni pari al 6,7% dell’import totale dell’industria (8,5% se considerata al netto dell’energia) ed il 6,7% dell’export (7,0% al netto dell’energia).

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