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Bain & Company: auto, trasporto pubblico e avanzata cinese

di Pierluigi Bonora

Avanzano i costruttori cinesi, destinati a crescenti quote in un mercato sempre più proiettato su vetture medio-grandi e in cui l’elettrico continua a non sfondare. E intanto il parco circolante continua a invecchiare e le emissioni aumentano. Il mercato italiano dell’auto sta gradualmente cambiando pelle, ancora molto lontano nei numeri dai livelli pre-pandemia. Complici la crisi dei chip e la guerra in Ucraina, stiamo assistendo a un ulteriore invecchiamento del parco circolante, con emissioni in aumento.

 

Grazie a costi di produzione più competitivi, i costruttori dell’Est (Europa e asiatici) conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali del Vecchio continente. Dal 2015 a oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina.

 

Sono solo alcune delle evidenze del nuovo studio condotto da ANIASA e Bain & Company sul tema “Il vento dell’Est soffia sull’automotive”. A illustrare il tutto è stato Gianluca Di Loreto, Partner di Bain & Compan, il quale ha evidenziato come il settore automotive sia destinato a cambiare molto più di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni. Non solo nuovi modelli, anche nuove motorizzazioni (BEV, HEV), nuovi produttori (dall’Est), nuovi modelli di business, nuovi mix di segmenti (più grandi), nuovi canali (noleggio). Ma abbiamo voluto saperne di più. Ecco Di Loreto al microfono di #FORUMAutoMotive-Diario.