Automotive: sostenere il “green”, ma senza ammazzare l’industria

Roberto Benaglia, segretario generale FIM CISL

di Roberto Benaglia, segretario generale FIM-CISL

L’automotive ha bisogno di tracciare un futuro. La transizione ecologica, che sta portando a una grandissima riconversione industriale, avviene in un momento in cui il mercato è molto depresso. Gestire la transizione con un mercato che cresce sarebbe ben diverso. Occorre fare attenzione. Una prospettiva di transizione ambientale ha bisogno di tempo e strumenti di accompagnamento.

 

Ma se il futuro è più ambiente e meno industria non ci siamo, dobbiamo governare insieme una sostenibilità ambientale senza ammazzare l’industria italiana. Non basta indicare obiettivi ambiziosi, come quelli del “Fit For 55”, se il Paese non mette in campo delle politiche. Urge premere per varare politiche nazionali condivise con le parti sociali. Siamo in uno dei pochissimi casi in cui sindacati e datori di lavoro hanno visioni medesime. Bisogna perseguire obiettivi di reindustrializzazione, riconversione; serve attrarre gli investimenti della nuova mobilità elettrica, riqualificare i lavoratori.

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