Nel 2022 in Italia il parco circolante di autocarri (includendo sia gli autocarri per il trasporto merci sia gli autocarri per uso speciale) è arrivato a quota 5.159.187 unità. Rispetto al 2000, quando gli autocarri in circolazione nel nostro paese erano 3.377.573, si è registrata una crescita del 52,7%. Questi dati emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di AIRP (Associazioni Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base di dati ACI.
La presenza complessiva di veicoli in circolazione ha registrato un incremento del 32%. Per gli autocarri, come anticipato, si parla di un aumento del 52,7%, che è maggiore sia di quanto riscontrato per autovetture e autobus sia della crescita media registrata dal parco circolante nello stesso periodo nel nostro paese. I motivi di questa crescita molto forte sono da ricercare nell’ascesa del fenomeno dell’e-commerce, che ha portato a un aumento della domanda di trasporto merci anche sulle lunghe distanze, aumento che si è tradotto in una crescita del numero di imprese attive nel settore e della quantità di merci trasportate su gomma in Italia (+14,1% solo tra il 2015 e il 2020).
L’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di AIRP offre anche un dettaglio territoriale relativo allo sviluppo del parco circolante di autocarri nel nostro Paese, dettaglio da cui emerge che la regione in cui la presenza di autocarri è cresciuta maggiormente tra il 2000 e il 2022 è il Trentino-Alto Adige, con un aumento del 259,6%. In seconda posizione segue la Valle d’Aosta (+131,2%), e poi ancora Sardegna (+96,8%), Molise (+80,1%), Basilicata (+79,1%) e Calabria (76,5%). Le crescite minori si sono verificate invece in Lombardia (+33,9%), Liguria (+31,1%) e in particolare in Piemonte (+20,5%), regioni che già avevano un consistente parco circolante di autocarri. La regione con il parco autocarri più sviluppato è la Lombardia (738.264), seguita da Sicilia (431.107), Veneto (425.784) ed Emilia-Romagna (415.827).
Nonostante la crescita, i mezzi in circolazione in Italia hanno un’età media di 19 anni rispetto ai 14 di quella europea, secondo i dati di ACEA. Da qui la necessità impellente di un ricambio, evidenzia AIRP, insieme a una sempre maggiore attenzione nei confronti degli pneumatici: una efficace risposta è anche quella di fare uso quella delle gomme ricostruite che portano a risparmi sulle spese di gestione e rappresentano un esempio virtuoso di attenzione all’ambiente.