di Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci
Nel mercato degli autocarri si è registrata a dicembre una significativa contrazione delle immatricolazioni che, pur non compromettendo il risultato cumulato del 2023 rispetto ai dodici mesi precedenti, testimonia nuovamente i limiti delle attuali misure discontinue a supporto del rinnovo del parco che non producono un’effettiva riduzione dell’età media dei veicoli circolanti.
Come proposto assieme alle altre associazioni della filiera automotive e dell’autotrasporto, si rende necessario adottare una pianificazione strutturale per la transizione ecologica del settore che in primo luogo riconosca il contributo alla decarbonizzazione già oggi apportato dai veicoli di ultima generazione a basse emissioni a gas naturale (compresso e liquefatto) e a diesel pienamente compatibili con i biocarburanti, come biometano e HVO, e che a questi affianchi in prospettiva il supporto alla diffusione di veicoli a zero emissioni e delle relative infrastrutture abilitanti.
Nelle more dell’adozione di una programmazione pluriennale si invita l’Esecutivo a dare tempestiva attuazione agli interventi già previsti in sostegno dell’autotrasporto, come la pubblicazione dei decreti che permetteranno l’impiego delle risorse già stanziate per il 2023 e destinate al rinnovo del parco circolante.
Contestualmente, si auspica una veloce conclusione del processo di riforma dell’attuale strumento di supporto alla domanda veicolare – cd. Ecobonus – che riconosca, tra le altre cose, anche la fattispecie del noleggio a lungo termine. In ultimo, si ribadisce la necessità di ripristinare il credito d’imposta sugli acquisti di beni strumentali in coerenza con quanto previsto dalla riformulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.