(Fonte: AGITALAB)
Le vendite di auto elettriche sono basse, molto più basse delle aspettative, in Italia ma anche all’estero, dove c’è un enorme problema di stock invenduto.
La colpa viene data, oltre al prezzo molto più alto di una corrispondente autotermica, alla mancanza di colonnine di ricarica. Ma i dati mostrano una realtà diversa. In Italia ci sono 47mila punti di ricarica pubblici e sono in costante e robusto aumento. Nel terzo trimestre sono state installate 2.000 nuove colonnine pari a oltre il 4% di incremento, mentre nei 12 mesi a settembre scorso erano cresciute del 42%.
Uno studio di Ambrosetti qualche tempo fa aveva fatto emergere che in Italia il rapporto auto per colonnina era già ben sopra la Francia e la Germania, segno che non è questo a tenere i clienti lontano da questa tecnologia. Anche perché la maggior parte dei clienti che hanno scelto un’auto alla spina si è dotata di una wallbox privata, a casa o al lavoro, funzionale alle brevi percorrenze quotidiane.
Per i viaggi, 1/3 delle stazioni di servizio in autostrada offre un punto di ricarica, di cui l’80% sopra il 43 kW e il 59% addirittura sopra i 150 kW. Certo, la distribuzione delle colonnine privilegia il Nord, con oltre la metà, mentre il Centro e il Sud si dividono l’altra metà. Ma questo riflette anche la diversa penetrazione delle auto elettriche nel Paese.
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