Automobile Awards: a Pirelli P Zero E il premio “Tyre of the Year”

Automobile Awards

Pirelli P Zero E, il nuovo pneumatico UHP campione di tecnologia e sostenibilità, è stato premiato con il riconoscimento “Tyre of the Year” (Prix Point S) ieri agli Automobile Awards. La sesta edizione dell’evento ha riunito 53 marchi, inclusi costruttori di automobili e fornitori dell’industria automobilistica, presso l’Automobile Club de France a Parigi. La giuria degli Automobile Awards, composta da 20 uomini e 20 donne, ha scelto di premiare il Pirelli P Zero E per prestazioni, innovazione e sostenibilità.

Il P Zero E è il primo pneumatico ad alte prestazioni sul mercato con oltre il 55% di materiali di origine naturale e riciclati, cosa che ha permesso una riduzione della quantità di materiali derivati da fossili e minerali (-12 chilogrammi per set di pneumatici). Inoltre, l’usura dei pneumatici (in termini di perdita di massa) è ridotta del 42% rispetto ai tradizionali prodotti ad alte prestazioni di Pirelli. Su questo pneumatico ha debuttato anche un logo specifico che identifica tutti i pneumatici Pirelli che contengono almeno il 50% di materiali sostenibili.

 

Il P Zero E è anche il primo pneumatico ad alte prestazioni a ottenere la tripla A sull’etichetta europea sull’intera gamma e a offrire prestazioni elevate sia da nuovo, sia da usurato. Questo prodotto è stato appositamente sviluppato per i veicoli elettrici, come dimostrato dalla marcatura “Elect” su tutte le misure in gamma, che indica caratteristiche come la bassa resistenza al rotolamento e rumorosità contenuta. Fa il suo debutto su questo pneumatico anche RunForward, una nuova tecnologia di Pirelli che consente di proseguire il viaggio anche in caso di foratura (fino a 40 km a 80 km/h) per raggiungere il gommista più vicino.

Il premio è stato ricevuto da Alejandro Recanses, direttore generale di Pirelli West Europe: “Siamo veramente orgogliosi di aver vinto il premio “Tyre of the Year”. Il P Zero E, che rappresenta la nuova generazione di pneumatici Pirelli, è un traguardo molto importante del nostro impegno per la sostenibilità. Le nostre ambizioni e investimenti in questo settore sono forti: puntiamo alla neutralità carbonica nel nostro processo industriale entro il 2030 e seguiamo obiettivi basati su dati scientifici per la decarbonizzazione della nostra catena di approvvigionamento”.

Il nuovo pneumatico Pirelli P Zero E sarà inizialmente disponibile in 17 misure per il mercato del ricambio a partire da gennaio 2024.

Piaggio: impegni per l’ambiente e per il prossimo

Piaggio: impegni per l'ambiente e per il prossimo

Piaggio, principale costruttore europeo di scooter e moto e uno dei player mondiali di maggiore rilievo in questo settore, ha presentato il proprio Piano di Decarbonizzazione, con il quale si impegna a mettere in atto azioni concrete per concorrere al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea. Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, il Gruppo Piaggio, negli anni ha implementato continue iniziative volte a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre le emissioni nei propri impianti e dei veicoli prodotti.

Dal 1998 al 2022, nello stabilimento di Pontedera, sono state ridotte le emissioni Scope 1 del 56,2%, grazie agli investimenti in efficientamento energetico, mentre i miglioramenti apportati ai nuovi motori sulla bestseller Vespa 125cc hanno consentito una riduzione delle emissioni Scope 3 di CO2 del 29,4%, dal 2008 al 2022.

In continuità con il percorso intrapreso fino ad ora, il Piano di Decarbonizzazione del Gruppo Piaggio, elaborato con la consulenza dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI), in linea con il PATH framework BEI e il supporto della società di consulenza EY (incaricata da BEI), consentirà al Gruppo di articolare gli interventi per la riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3 su due orizzonti temporali: il 2030 e il 2050. Il Piano è stato approvato dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità del 6 dicembre 2023 e dal Consiglio di Amministrazione odierno.

Nello specifico, entro il 2030, il Gruppo si impegna a ridurre del 42% le emissioni associate alle attività produttive rispetto al 2022, stimate secondo la metodologia predisposta dallo Science-Based Target Iniziative1, ed in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Questo ambizioso traguardo sarà realizzato attraverso numerose iniziative, tra cui: la ristrutturazione del sito produttivo di Mandello del Lario secondo i criteri della sostenibilità;  l’installazione di impianti fotovoltaici nei siti di Pontedera e Mandello del Lario; l’installazione di un nuovo impianto di verniciatura in Vietnam che consentirà la sostituzione del gasolio con il GPL; l’acquisto di energia verde per gli stabilimenti in Italia, India, Vietnam ed Indonesia; la sostituzione delle auto aziendali con modelli più efficienti dal punto di vista energetico.

Il Gruppo Piaggio, inoltre, mira a ridurre ulteriormente le proprie emissioni Scope 3 attraverso un incremento di veicoli elettrici venduti, il miglioramento dei motori a combustione, l’evoluzione del product design e la predisposizione ai combustibili alternativi, al cui utilizzo sono già pronti i motori attualmente montati sui veicoli Piaggio.

Piaggio ha già presentato sul mercato novità rappresentative di questo impegno, come i veicoli Vespa Primavera e Vespa Sprint con motorizzazione elettrica, e ha annunciato l’avvio del progetto del Porter NP6 elettrico.

Il Gruppo Piaggio ritiene che per raggiungere l’obiettivo prefissato dalla Comunità internazionale al 2050 (riduzione delle emissioni del 90%) siano cruciali tecnologie diversificate quali e-fuel e biocarburanti, veicoli elettrici diffusi, utilizzo totale di energie rinnovabili, elettrificazione dei sistemi di riscaldamento, logistica a basso impatto ambientale, materiali riciclati e circolarità dei prodotti.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione odierno ha deliberato una donazione pari a euro 250.000 a favore del “Fondo per la ripartenza” istituito dal Comune di Pontedera per far fronte all’emergenza territoriale causata dalle forti piogge e dall’allagamento accaduti il 2 novembre 2023.

Il “Fondo per la ripartenza” è stato appositamente istituito dall’Amministrazione comunale allo scopo di erogare contributi a fondo perduto ai privati, alle attività commerciali, artigianali, pubblici esercizi ed enti del terzo settore che abbiano subito danni in conseguenza del predetto evento. Con tale donazione il Gruppo Piaggio intende offrire un contributo concreto diretto al Comune di Pontedera e alla sua cittadinanza.

Foto ufficio stampa Piaggio: il ministro Adolfo Urso tra Matteo (a sinistra) e Michele Colaninno, rispettivamente presidente esecutivo e amministratore delegato del Gruppo Piaggio

Autocarri: inutili le misure di supporto discontinue

Gas naturale, biocarburanti e biometano

di Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci

Nel mercato degli autocarri si è registrata a dicembre una significativa  contrazione delle immatricolazioni che, pur non compromettendo il risultato cumulato  del 2023 rispetto ai dodici mesi precedenti, testimonia nuovamente i limiti delle attuali misure discontinue a supporto del rinnovo del parco che non producono un’effettiva riduzione dell’età media dei veicoli circolanti.

Come proposto assieme alle altre associazioni della filiera automotive e  dell’autotrasporto, si rende necessario adottare una pianificazione strutturale per la  transizione ecologica del settore che in primo luogo riconosca il contributo alla  decarbonizzazione già oggi apportato dai veicoli di ultima generazione a basse emissioni  a gas naturale (compresso e liquefatto) e a diesel pienamente compatibili con i biocarburanti, come biometano e HVO, e che a questi affianchi in prospettiva il supporto  alla diffusione di veicoli a zero emissioni e delle relative infrastrutture abilitanti.

Nelle more dell’adozione di una programmazione pluriennale si invita l’Esecutivo a dare tempestiva attuazione agli interventi già previsti in sostegno dell’autotrasporto, come la  pubblicazione dei decreti che permetteranno l’impiego delle risorse già stanziate per il  2023 e destinate al rinnovo del parco circolante.

Contestualmente, si auspica una veloce conclusione del processo di riforma dell’attuale strumento di supporto alla domanda  veicolare – cd. Ecobonus – che riconosca, tra le altre cose, anche la fattispecie del  noleggio a lungo termine. In ultimo, si ribadisce la necessità di ripristinare il credito d’imposta sugli acquisti di beni strumentali in coerenza con quanto previsto dalla  riformulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

McKinsey: un’indagine sulla percezione dei budget per la mobiltà

McKinsey: un'indagine sulla percezione

L’elevata percentuale di proprietà e di utilizzo di veicoli privati alimenta il traffico, contribuisce alla crescita delle emissioni e limita gli spazi esistenti. Parallelamente, i consumatori mostrano un crescente interesse verso opzioni di mobilità urbana condivise e più sostenibili. Una soluzione in questa direzione è l’utilizzo di incentivi dedicati alla mobilità, che possono rendere più convenienti e accessibili le opzioni di trasporto più sostenibili, aiutando al contempo le aziende ad attrarre e trattenere i talenti, ottenere vantaggi in termini di reputazione e a sfruttare le diverse opportunità offerte dalla micro-mobilità e dal trasporto pubblico. Un budget per la mobilità può infatti agevolare tanto le aziende quanto i dipendenti, in termini di accessibilità dei trasporti, convenienza e sostenibilità. Si tratta di un sussidio mensile che può incoraggiare i dipendenti a utilizzare opzioni di mobilità pubblica, privata o condivisa a basse emissioni di carbonio, dalle e-bike agli scooter elettrici, al car sharing, ai taxi, autobus e treni.

Al momento esistono tre modelli di budget per la mobilità. Il primo è un’opzione a sportello unico che integra l’accesso a diverse mobilità di trasporto in un’unica app. Il secondo è una carta di pagamento per la mobilità o un voucher che i dipendenti possono utilizzare in diverse app o piattaforme. La terza opzione, la più tradizionale, prevede che a fine mese i dipendenti presentino al datore di lavoro le ricevute delle operazioni effettuate per ottenere il rimborso.


Oltre a integrare altri benefit per i dipendenti, i budget per la mobilità e gli incentivi possono contribuire a plasmare le preferenze dei dipendenti riguardo all’utilizzo di mezzi di trasporto condivisi e sostenibili. Nel 2022, ad esempio, la Germania ha offerto un biglietto forfettario di 9 euro per viaggiare su tutte le reti di trasporto regionali e locali durante i mesi estivi: un’iniziativa che si è rivelata immensamente popolare. Secondo un’indagine di McKinsey condotta tra oltre 500 consumatori in Germania, più del 70% degli intervistati che hanno acquistato il biglietto da 9 euro ha dichiarato che in futuro avrebbe aumentato l’uso dei mezzi pubblici, anche senza altri incentivi di prezzo.

I governi europei hanno iniziato a introdurre politiche che supportano l’implementazione di budget per la mobilità per promuovere ulteriormente l’uso del trasporto sostenibile. Austria, Belgio e Francia, ad esempio, offrono esenzioni fiscali per la mobilità sostenibile. Germania, Italia e Polonia hanno iniziato a promuovere budget per la mobilità anche in altri modi. Ad esempio, il governo francese ha introdotto il pacchetto di mobilità sostenibile “Forfait mobilités durables” nel maggio 2020 per incoraggiare modelli di pendolarismo quotidiano più semplici, meno costosi e con minori emissioni di carbonio. Come parte del pacchetto, i datori di lavoro possono rimborsare ai dipendenti fino a 700 euro all’anno per le spese di trasporto personale tra casa e lavoro, per l’utilizzo di mezzi di trasporto quali biciclette elettriche e tradizionali, car pooling, trasporto pubblico non soggetto ad abbonamenti, e servizi per la mobilità condivisa. Il pacchetto è disponibile per tutti i dipendenti, sia full-time che part-time.

Un sondaggio del McKinsey Center of Future Mobility 2022 mostra una crescente preferenza dei consumatori per una mobilità urbana più sostenibile e condivisa. Quasi un terzo degli intervistati ha dichiarato di voler utilizzare più spesso forme di micromobilità, come gli scooter elettrici e le e-bike, nel prossimo decennio. Parallelamente, quasi la metà degli intervistati (46%) ha dichiarato che prenderebbe in considerazione la possibilità di sostituire il proprio veicolo privato con un’altra modalità di trasporto. Il 46% ha inoltre dichiarato di utilizzare già marchi o prodotti più sostenibili e il 16% ha intenzione di cambiare le proprie abitudini a favore di forme di mobilità sostenibili.

Sebbene il mercato degli incentivi per la mobilità sia ancora in una fase nascente in Europa, si stima che il mercato servibile superi 60 milioni di dipendenti. A seconda del Paese, del tipo di cliente e del modello di ricavi, le tariffe di licenza mensili da 5,0 a 10 euro per dipendente genererebbero un valore da 3,6 a 7,2 miliardi di euro per i fornitori di mobilità. Sarebbero inoltre disponibili ulteriori flussi di valore, tra cui spese di configurazione una tantum, commissioni da parte dei fornitori di servizi di trasporto e spese relative ai servizi tecnologici come nel caso dell’integrazione delle buste paga.

Per cogliere le opportunità e instaurare partnership con i datori di lavoro, i fornitori di budget per la mobilità devono dimostrare di poter offrire un prodotto valido. Ad esempio, migliorando l’esperienza dei dipendenti e semplificando l’esperienza degli utenti, creando flussi di entrate e raggiungendo gli obiettivi in termini di sostenibilità, viabilità urbana e tempestività. La ricerca di McKinsey individua in particolare cinque aree strategiche.

Ottimizzare la user experience migliorando il processo di rimborso


L’indagine McKinsey sui budget per la mobilità delinea le due funzionalità legate ai processi che emergono come più importati per gli utenti finali
: la gestione automatizzata delle spese (87%) e l’invio digitale delle fatture (85%). Parallelamente, emerge che per i datori di lavoro è fondamentale avviare un processo di facile gestione, che comprenda anche indicazioni fiscali a seconda dei singoli Paesi.

Per migliorare il processo di rimborso, i fornitori dovranno disporre di solide competenze IT e investire tempo e sforzi nell’integrazione di un sistema di spese che consenta ai datori di lavoro di coprire facilmente i costi di trasporto dei dipendenti. È inoltre importante poter contare su un team esperto e un processo snello ed efficiente dal punto di vista dei costi.

Integrare diverse modalità di trasporto nell’offerta di mobilità, in particolare il trasporto pubblico

Il trasporto urbano e quello pubblico a lunga distanza sono modalità di trasporto fondamentali per i dipendenti che utilizzano un budget per la mobilità. Tuttavia, potrebbe essere difficile includere queste due opzioni all’interno di un budget per la mobilità mantenendo un’esperienza ottimale per l’utente, considerando che i servizi di trasporto pubblico possono differire da Paese a Paese e persino tra le regioni all’interno di uno stesso Paese.

La sfida è particolarmente significativa per gli operatori a sportello unico che integrano l’accesso a diverse modalità di trasporto in un’unica app

Poiché i partner del trasporto pubblico sono solitamente frammentati per regione e Paese e poiché ogni rete ha in genere un sistema di informazione API (Advance Passenger Information) diverso, potrebbe essere difficile integrare le opzioni in modo tempestivo. Ciò potrebbe essere semplificato ad esempio con offerte di biglietti a tariffa fissa, come avvenuto in Germania con il ticket per il transito locale.

Una potenziale soluzione potrebbe essere un modello di business ibrido che combini i modelli a sportello unico e basati su credit-card

Per adottare un modello ibrido, gli operatori devono considerare le dinamiche di mercato, tra cui la facilità di integrazione delle opzioni di trasporto pubblico e le preferenze degli utenti finali in materia di carte di credito.

Migliorare l’offerta con altri benefit per i dipendenti

I fornitori di budget per la mobilità potrebbero voler migliorare le loro offerte per integrare altri benefit per i dipendenti, tra cui ad esempio un’offerta in ambito ristorazione e intrattenimento. Fornire offerte personalizzate potrebbe aiutare i datori di lavoro a soddisfare una serie di esigenze di investimento, così come aiutare i fornitori di budget per la mobilità ad incrementare le proprie entrate e gli utenti per ogni pacchetto.

Costruire una competenza interna in materia di politiche e normative per supportare i datori di lavoro

i datori di lavoro spesso faticano a implementare un approccio retributivo standardizzato in tutte le regioni perché le normative locali e regionali variano. Ciò evidenzia la necessità che vi sia un team interno specializzato in temi politici e normativi, che possa avere comprensione delle dinamiche di mercato e competenza in materia di sussidi, tasse e informazioni normative.

Incoraggiare la sensibilizzazione


Poiché i budget per la mobilità sono ancora in una fase nascente in Europa, i fornitori dovrebbero concentrarsi sulla creazione di una maggiore consapevolezza dei loro servizi sia tra i datori di lavoro che tra gli utenti finali. Solo il 44% dei consumatori che hanno risposto all’indagine di McKinsey sulla percezione dei budget per la mobilità conosceva il suo significato. Data la scarsa conoscenza del prodotto e la domanda attesa, gli operatori della mobilità potrebbero puntare a definire rapidamente la giusta strategia di go-to-market a livello geografico e a dedicarsi alla formazione dei clienti e alle attività di lead generation.

Foto di Yiting He su Unsplash

François (Stellantis): nuovo membro della Hall of Fame della pubblicità

François (Stellantis): nuovo membro

L’American Advertising Federation (AAF), la ” Unifying Voice for Advertising”, ha annunciato le persone da inserire nella AAF Advertising Hall of Fame (AHOF) del 2024. Olivier François, Global Chief Marketing Officer di Stellantis, è uno dei sei luminari del settore che si uniscono a questo prestigioso gruppo. François ha sempre cercato di andare oltre lo status-quo, con un notevole talento nel coniugare gli aspetti commerciali con una genuina sensibilità per le cause socialmente responsabili e l’etica ambientale.

Il manager ha raggiunto risultati di vendita notevoli e la riconoscibilità globale dei marchi arruolando illustri leader mondiali, icone culturali del cinema, della televisione e della musica e ambientalisti di fama mondiale. Come ha detto François, “il più grande valore del marchio che posso offrire è dimostrare che i nostri marchi hanno dei valori“. “Sono estremamente grato di ricevere questo riconoscimento”, ha aggiunto. “Semplicemente non sarebbe stato possibile senza un Gruppo con 14 marchi iconici americani, francesi, tedeschi e italiani che insieme compongono una sinfonia. Un CMO può interpretare magnificamente un marchio, ma con l’accompagnamento di molti marchi illustri, possiamo divertirci un po’, insieme al gran numero di persone straordinariamente talentuose, instancabili e coraggiose dei nostri team Stellantis e degli incredibili roster di agenzie in tutto il mondo, che insieme hanno portato i nostri marchi alle più alte vette del successo”. Spesso questi risultati arrivano alla fine della carriera, nel mio caso mi piace pensare che, dopo 15 anni alla guida del team marketing del nostro Gruppo, sono solo all’inizio“.

Autodromo di Monza al restyling: tutto è nato da ACI Milano

Codice delle strada: in arrivo regole chiare

di Geronimo La Russa, presidente di Automobile Club di Milano e del Comitato regionale ACI Lombardia

L’8 gennaio 2024 è stata una giornata molto importante. Lo è per tutti, ma soprattutto per l’Automobile Club Milano, il padre, il fondatore del “Tempio della velocità”, l’Autodromo di Monza che, oltre 100 anni fa, ebbe la geniale intuizione di realizzare quello che è uno dei simboli vincenti dello sport italiano.

Abbiamo assistito, infatti, all’avvio dei lavori dell’ammodernamento dell’Autodromo Nazionale Monza, il più antico e iconico circuito della Formula 1 che grazie a questi interventi resterà l’appuntamento più atteso del calendario del Campionato Mondiale.

Il segreto dell’Autodromo Nazionale Monza, nel corso dei suoi 102 anni di vita è stato quello di sapersi mantenere al passo con i tempi. Ora il nostro obiettivo deve essere quello di lavorare sull’attrattività del “sistema autodromo” aumentando l’offerta da presentare agli appassionati e ai turisti realizzando innanzitutto un museo del Motorsport, valorizzando il territorio e le sue realtà, prime tra tutti, il Parco e la Villa Reale e, in sinergia con Milano, creare un vero sistema di trasporto pubblico con la metropoli, non solo in occasione del Gran Premio.

Truffe Rc auto e moto: oltre 2,3 milioni di vittime in un anno

Truffe Rc auto e moto

In soli 12 mesi sono stati più di 2,3 milioni gli italiani che hanno subito una truffa o un tentativo di truffa nell’ambito dell’assicurazione Rc auto o moto, ben il 300% in più rispetto alla rilevazione dell’anno precedente, con un danno stimato di quasi 700 milioni di euro. Questi sono solo alcuni dei numeri emersi dall’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat.

“Un aumento tanto rilevante delle frodi in un periodo così ristretto”, spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it, “può essere letto anche in relazione ai rincari subiti dagli automobilisti e motociclisti per sottoscrivere una polizza e la conseguente voglia di cercare possibilità di risparmiare, purtroppo non sempre affidandosi a metodi sicuri”.

In appena 12 mesi il premio medio pagato in Italia per assicurare un veicolo a quattro ruote è cresciuto del 31,5% arrivando, lo scorso mese, a 610,87 euro, mentre quello per le due ruote è salito del 41,4%, raggiungendo i 572,97 euro.

“Gli italiani vogliono risparmiare e i malfattori sfruttano questa necessità per far cadere nella propria trappola gli utenti”, continua Ghizzoni, “Basta, però, seguire alcuni semplici accorgimenti per mettersi al riparo dalle frodi e godere a pieno dei vantaggi offerti dai numerosi canali attraverso i quali si può risparmiare sulle assicurazioni auto e moto”.

Truffe Rc auto: i canali e le vittime prediletti

Se per le truffe Rc auto o moto gli italiani hanno perso complessivamente quasi 700 milioni di euro, l’indagine ha messo in evidenza come il danno medio per ogni truffato sia stato di circa 287 euro, in lievissimo aumento rispetto al 2022 (268 euro).

Ma attraverso quali strumenti vengono portate a termine le frodi? Dall’analisi è emerso come il web sia uno dei canali più utilizzati tanto che nel 42% dei casi le truffe o i tentativi di truffa hanno avuto inizio con una falsa email che rimanda a siti clone. In quasi 1 caso su 4, invece, si è trattato di un finto call center; questa modalità risulta più che raddoppiata rispetto alla rilevazione precedente, passando dall’11,1% al 23%.

Seguono poi, tra gli strumenti maggiormente utilizzati, gli SMS (21%) ed il porta a porta (20%). Non mancano, infine, le frodi attraverso i social network e le App di messaggistica istantanea, che rappresentano i canali attraverso i quali sono caduti in trappola, rispettivamente, il 9% e l’8% dei rispondenti.

Guardando al profilo di chi è stato truffato o, comunque, ha subito un tentativo di frode in relazione all’assicurazione Rc auto o moto, l’indagine ha sottolineato come siano stati gli intervistati con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni la categoria prediletta dai malfattori, con una percentuale di vittime pari al 9,1% (a fronte di una media nazionale pari al 5,6%). Su base territoriale, invece, sono stati gli abitanti del Sud e delle Isole ad essere maggiormente truffati (6,8%), seguiti dai residenti del Centro Italia (5,9%).

Se si considera, infine, il livello di istruzione dei rispondenti, emerge che i più colpiti sono gli intervistati con un titolo di studio universitario, con una percentuale di vittime pari al 7,8%.

Quasi 1 su 2 non denuncia

Cosa accade dopo la truffa? Purtroppo, quasi 1 vittima su 2 (48%) non denuncia la frode, percentuale pari a quasi 1,2 milioni di italiani; il numero di persone che ha dichiarato di non aver denunciato l’accaduto risulta in aumento rispetto alla rilevazione precedente quando era pari al 41,7%.

Tra chi ha deciso di non sporgere denuncia, il 31,3% ha detto di non averlo fatto perché non voleva che i familiari/conoscenti lo sapessero – percentuale più che raddoppiata rispetto allo scorso anno (13,3%) – più di 1 su 4 (27,1%) perché si sentiva ingenuo per esserci cascato, mentre il 20,8% perché il danno economico era basso.

Cala, invece, la percentuale di coloro che decidono di non denunciare perché certi che non avrebbero comunque recuperato quanto perso, valore passato dal 33,3% del 2022 al 16,7% del 2023.

Proprio per insegnare ai consumatori a difendersi e riconoscere le frodi e i tentativi di truffa, Facile.it ha creato una semplicissima guida in cinque punti accessibile online all’indirizzo https://www.facile.it/spazio-sicurezza.html e disponibile anche in formato podcast su Spotify e al sito https://www.facile.it/podcast.html.

Eurasia Motor Company: la porta italiana all’auto cinese

Eurasia Motor Company

Eurasia Motor Company lancia un nuovo progetto per il mercato italiano. Arriveranno presto, infatti, i primi modelli del marchio cinese Foton, leader indiscusso del settore dei veicoli commerciali sia in terra madre, sia all’estero. Foton sarà quindi sempre più presente in Italia e, grazie alla collaborazione con Eurasia Motor Company, verrà dato il via alla commercializzazione di un pick up dal nome Tunland G7. “Nel corso delle prossime settimane i mezzi cominceranno a essere disponibili per il mercato nazionale e il progetto verrà presentato alla stampa e ai dealer  dichiara”, Federico Daffi, presidente di EMC Eurasia Motor Company, si propone, forte della sua storia quasi ventennale e della grande competenza tecnica acquisita dai suoi professionisti, come porta tra la Cina e l’Italia per l’ingresso di nuovi attori nel mercato automobilistico.

 

La mission di EMC è quella di importare marchi e veicoli che possano offrire ai clienti italiani un buon rapporto qualità-prezzo per vetture performanti sotto ogni punto di vista. Proprio grazie all’esperienza maturata in questi anni nel rapporto con produttori cinesi e nell’import dei loro prodotti, EMC ha scelto Foton per questo nuovo step di crescita commerciale. “Siamo molto attenti ai partner che scegliamo e ai modelli che importiamo”, continua Daffi. “Siamo convinti che marchio e vetture Foton incontreranno le esigenze del mercato e possiamo offrire tutta la nostra professionalità al servizio della clientela che si orienterà verso questo brand”.

 

Per rendere possibile ogni giorno questa promessa Eurasia Motor Company ha creato una rete di dealer professionisti, presenti capillarmente sull’intero territorio nazionale che comprende circa 60 punti vendita e assistenza e che, facenti capo alla sede di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, gestisce customer care e ricambi meccanici e di carrozzeria con grande efficienza, velocità e dinamismo. EMC dispone oggi di una sede con una superficie adibita ad uffici di 850 mq, uno showroom di 900 mq, un magazzino ricambi di 2000 mq e una piattaforma di Stoccaggio e Delivery dei veicoli in outsourcing: tutti questi elementi permettono di garantire il servizio promesso al cliente finale.

 

“Il maggior punto di forza di Eurasia Motor Company risiede nella grande esperienza maturata in decenni di rapporti con i migliori produttori di veicoli cinesi, nella profonda conoscenza dei veicoli prodotti in questi mercati e nella nostra capacità tecnica e logistica”, afferma Federico Daffi. “Siamo attivi sul mercato da quasi due decenni e ci siamo specializzati in questo. Vogliamo offrire ai nostri clienti veicoli di qualità ad un prezzo accessibile, partendo da produttori fidati, che selezioniamo e scegliamo perché soddisfino standard qualitativi in linea con le richieste del mercato italiano. Soprattutto vogliamo garantire un servizio post-vendita eccellente, capace di fidelizzare il cliente e seguirlo per tutta la durata di utilizzo del mezzo acquistato. Lo abbiamo fatto con tutti i marchi trattati in qualità di importatori e con il nostro marchio di proprietà, e lo faremo anche con Foton, il nostro nuovo, importante progetto”.

 

Foton, costituita in Cina nel 1996, è stata il primo produttore di veicoli commerciali nazionale per 19 anni e ancora oggi il marchio vale 34 miliardi di dollari, capace di esportare oltre 800.000 veicoli in tutto il mondo. La mission di Foton si concentra sulla volontà di offrire veicoli commerciali a basso impatto, performanti tanto sotto il punto di vista della resistenza e della durata di utilizzo, quanto per quel che concerne l’efficienza energetica e l’impatto ambientale.

Il mio impegno per CLEPA: mantenere l’Europa competitiva

Il mio impegno per CLEPA

CLEPA, l’Associazione europea dei fornitori automobilistici, ha eletto Matthias Zink nuovo presidente per un mandato di due anni a partire da gennaio 2024. Zink è Ceo Automotive Technologies di Schaeffler e succederà a Thorsten Muschal che ricopre la carica dal 2020.

di Matthias Zink, presidente di CLEPA

CLEPA rappresenta oltre 3.000 aziende, dalle multinazionali alle PMI, e fornisce componenti all’avanguardia e tecnologie innovative per una mobilità sicura, intelligente e sostenibile in tutta Europa. Essendo il più grande investitore privato in ricerca e sviluppo, con 30 miliardi di euro investiti ogni anno, il settore delle forniture automobilistiche è fondamentale per consentire la transizione verde e digitale in Europa. Mantenere l’Europa competitiva è un compito sia dei politici che dell’industria.

Desidero ringraziare Thorsten Muschal per i suoi quattro anni di successo come presidente del CLEPA, e non vedo l’ora di consolidare il lavoro svolto e di contribuire a rafforzare la voce del nostro settore”.

L’energia rinnovabile a prezzi accessibili, la carenza di materie prime, l’insufficiente capacità di produzione di batterie nell’UE, insieme alle grandi infrastrutture e alle esigenze di rete richiedono un approccio diversificato dal punto di vista tecnologico. Il quadro normativo deve rimanere ambizioso ma flessibile per favorire l’innovazione continua e mantenere l’Europa competitiva.

Noi di CLEPA siamo pronti a portare sul mercato soluzioni tecnologiche per la mobilità e a contribuire attivamente alla definizione di politiche che promuovano l’azione per il clima e sostengano una fiorente industria dell’UE.

Rc auto: rincari per oltre 765mila automobilisti

Rc auto: rincari per oltre 765mila automobilisti

Brutte notizie per oltre 765.000 automobilisti italiani; secondo l’osservatorio di Facile.it tanti sono gli assicurati che, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2023, vedranno peggiorare quest’anno la propria classe di merito, con relativo aumento del costo dell’Rc auto. Dall’analisi del comparatore – realizzata su un campione di oltre 800.000 preventivi raccolti su Facile.it tra novembre e dicembre 2023 – è emerso che la quota di guidatori colpiti dai rincari a causa di un sinistro con colpa è in calo del 7% rispetto allo scorso anno.

Le tariffe Rc auto, di contro, continuano a crescere, con effetti negativi anche sugli automobilisti virtuosi. Secondo i dati* dell’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia occorrevano, in media, 618,55 euro, vale a dire il 35% in più rispetto a dodici mesi prima.

«La tendenza al rialzo non sembra mostrare segni di rallentamento», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it. «L’inflazione, che nel nostro Paese rimane ancora su livelli elevati, gioca un ruolo chiave sia sul costo di riparazione delle auto sia sul costo medio dei sinistri, fattori che inevitabilmente pesano sull’aumento delle tariffe Rc auto. In un contesto caratterizzato da continui incrementi, quindi, confrontare le offerte presenti sul mercato è indispensabile per risparmiare e contrastare futuri rincari.».

Se a livello nazionale la percentuale di automobilisti che nel 2023 hanno dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,33%, guardando al campione su base regionale emergono differenze significative. Scorrendo la graduatoria delle aree in cui si è registrato percentualmente il maggior numero di denunce di incidenti con colpa, al primo posto si posiziona la Toscana, dove il 3,02% degli automobilisti vedrà quest’anno aumentare il premio dell’Rc auto. Seguono i guidatori di Liguria (2,89%) e Sardegna (2,76%). Le percentuali più basse, invece, sono state rilevate in Trentino-Alto Adige (1,57%), Basilicata (1,78%) e Friuli-Venezia Giulia (1,82%).

Se limitiamo l’analisi alle province italiane, Biella (4,28%) è quella con la maggiore percentuale di sinistri con colpa denunciati, davanti a Massa-Carrara (4,27%) e Cagliari (3,58%); Belluno e Vibo Valentia quelle con meno ricorsi alle assicurazioni (entrambe 1,15%), seguite da Pordenone (1,36%).

Identikit di chi vedrà peggiorare la classe di merito

Tra gli uomini la percentuale di chi ha dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,16%, valore più basso rispetto a quello rilevato tra le donne (2,62%). Guardando ai dati anagrafici, invece, emerge che gli automobilisti appartenenti alla fascia 35-44 anni e 19-21 anni sono quelli che hanno denunciato il minor numero di incidenti con colpa; tra di loro la percentuale di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito è pari, rispettivamente, solo all’1,98 e all’1,99%; seguono i 25-34enni (2,15%). Di contro sono gli over 65 ad aver registrato la percentuale più alta (2,80%).

Analizzando, infine, la professione dell’assicurato emerge come gli agenti di commercio siano risultati essere la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (3,55%) e che quindi vedranno aumentare il premio Rc auto. Seguono i pensionati (2,83%) e i liberi professionisti (2,66%).

Rc auto: rincar-Cambio classe_(c) Paolese_lr-Foto-da_Facile.it