Appello al premier Meloni: ora l’omicidio stradale con aggravante

Incidenti stradali nel 2023

di Giordano Biserni, presidente di ASAPS

 
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è intervenuto al Senato per replicare alle osservazioni dei senatori in occasione della fiducia, parlando anche di sicurezza stradale. Non capitava in aula durante la votazione del Governo dai tempi di Matteo Renzi, quando poi si introdusse il nuovo reato di omicidio stradale. Forse le reazioni al grave incidente di Roma, con l’investimento del 18enne Francesco Valdiserri, fermo sul marciapiede, da parte di una conducente alterata da l’alcol e con la patente sospesa, hanno toccato molte corde.

 

Il presidente Meloni ha dichiarato che “gli incidenti stradali sono una materia che terremo presente. Da questo punto di vista non credo si debba appesantire il quadro normativo ma occorra attuare le disposizioni vigenti e che i controlli debbano essere efficaci”. Ha poi sottolineato anche la necessità di “ragionare sul tema della prevenzione. Su questi temi ci sentiamo impegnati”.

 

Presidente Meloni, ASAPS crede nella prevenzione, si è spesa infatti in tante campagne di sensibilizzazione e da 30 anni è stata ed è protagonista per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e anche del mondo politico sulle stragi che purtroppo vediamo sulle strade italiane, di giorno e di notte, d’estate e d’inverno, ma ASAPS crede anche in alcuni concetti che vorremmo fossero compresi da chi ha a cuore l’incolumità dei propri concittadini. Ecco perciò che ci aspettiamo anche un inasprimento di quelle gravi violazioni che potrebbero dare una svolta per ridurre da subito i tanti morti sulle strade, soluzioni e proposte che da anni rimangono chiuse nei vari cassetti degli uffici legislativi dei ministeri, come la sospensione della patente alla prima violazione per l’utilizzo del cellulare alla guida.

 

Le disposizioni vigenti non bastano, contro il vero virus stradale, contro quella che abbiamo definito la sbornia del terzo millennio, con persone “drogate” dalla messaggistica o dall’accesso ai social mentre guidano un veicolo. Proponiamo che il suo Governo introduca una aggravante per l’omicidio stradale, proprio per questi automobilisti “drogati” di telefonino, quando provocano la morte di una o più persone. 

Auspichiamo poi una seria riforma del Codice della strada, fatta di procedimenti amministrativi più rapidi, di utilizzo delle tecnologie per sanzionare anche altre violazioni come il contromano o la mancata copertura assicurativa, ma anche di maggiori controlli in divisa sulle strade e più coordinamento fra le polizie dello Stato e le polizie locali.

 

Vorremmo una riforma della patente a punti, perché troppi ultra80enni “guidano” di notte sulle tangenziali a 150 km/h, forse perché i nipoti hanno avuto la fortuna di trovare le loro patenti riuscendo poi ad addossare la responsabilità ai più anziani. Si dovrà anche capire come si intende uscire dalla “battaglia” ormai quotidiana a tutti gli strumenti di controllo velocità, visto che a 12 anni e mezzo di distanza siamo in attesa di un decreto che regolamenti e metta ordine in un marasma di sentenze sempre più sfavorevoli alla sicurezza stradale, con annullamenti quotidiani di centinaia di verbali.

 

Per ASAPS “appesantire” il quadro normativo con pochi e semplici provvedimenti, sarebbe una chiave utile a ridurre da subito un trend che negli ultimi mesi sta facendo riemergere lo “stragismo” stradale di fine anni ’90. La prevenzione è certo l’altra parte della soluzione, ma servono risorse economiche per dare magari incentivi alle tante divise che vanno nelle scuole per fare educazione stradale ai ragazzi o ancora per realizzare importanti campagne informative e divulgative con spot e video anche forti, che i più importanti canali televisivi potrebbero trasmettere prima dei Tg della sera o di partite di calcio.

ASAPS, presidente Meloni, auspica che la sicurezza stradale torni in alto, nel posto che merita, nella agenda politica del Paese e sarà al suo fianco nell’impegno e per ogni necessario sforzo su questo versante.

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