Accesso ai dati dei veicoli: Bruxelles non perda altro tempo

Accesso ai dati dei veicoli: Bruxelles non perda altro tempo

Foto – Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma

Si è svolta a Bruxelles una conferenza stampa promossa dall’ISP (Independent Service Providers) per sensibilizzare la presidente Usula Von der Leyen e i Commissari UE sulla necessità urgente di dare risposte circa l’accesso ai dati dei veicoli a favore dei consumatori e della libera concorrenza. L’inerzia normativa della Commissione Europea incide sull’innovazione nei servizi digitali per i veicoli connessi e di conseguenza è un detrimento per i consumatori. Da oltre sette anni la Commissione Europea ha dichiarato il proprio impegno per trovare una soluzione condivisa sul tema della raccolta dei dati sui veicoli in Europa.

Una proposta di regolamentazione è stata approvata dal Comitato di Controllo della Commissione, ma è attualmente in attesa di approvazione con la presidente Von der Leyen. La bozza è pronta, è una questione di volontà politica ufficializzarla in tempi rapidi. Una dilazione temporale provoca incertezza sul mercato dovuta alla mancanza di chiarezza circa l’indirizzo europeo: mobilità intelligente, sostenibile e a prezzi accessibili, oppure perdita del potenziale di innovazione, scelte ridotte e prezzi più alti?

Un’ampia coalizione di parti interessate, tra cui consumatori, fornitori e distributori di componenti automobilistici, società di leasing e noleggio, operatori dell’aftermarket automobilistico, concessionari di veicoli, officine autorizzate e indipendenti, editori e assicuratori invitano la presidente Von der Leyen e i suoi Commissari a presentare con urgenza una legislazione settoriale specifica sull’accesso ai dati dei veicoli, ed a discutere circa il vero valore dei dati generati dai veicoli per i consumatori e per le imprese.

ISP è una coalizione di 10 associazioni (alla conferenza stampa era presente anche Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma) che coprono vari settori dell’industria veicolistica che, insieme alle proprie corrispondenti Associazioni nazionali, tra cui Assogomma, rappresentano l’80% del settore e dei servizi di mobilità in Europa: circa 500.000 aziende e 4,5 milioni di posti di lavoro, un mercato da 240 miliardi di euro solo per i ricambi dei veicoli e la manodopera delle officine, e il 53% degli acquisti annuali di auto in Europa, ed oltre 100 associazioni di mobilità (autisti).

In sintesi, i fornitori di servizi indipendenti europei ribadiscono la perdita potenziale di una mobilità più sicura, più intelligente e più conveniente senza un accesso regolamentato ai dati dei veicoli; pertanto, si invita la presidente Von der Leyen a presentare con urgenza la proposta legislativa sull’accesso ai dati dei veicoli in attesa dell’approvazione del suo gabinetto entro l’attuale mandato della Commissione.

La maggior parte dei veicoli moderni è connessa e offre un immenso potenziale per una mobilità più sicura, più intelligente e più conveniente per i consumatori e le imprese europee. L’attuale quasi monopolio dei dati dei veicoli da parte dei costruttori sta ostacolando lo sviluppo di potenziali servizi che i fornitori di servizi indipendenti, cioè, slegati dai Costruttori, potrebbero offrire. Il controllo del costruttore sui dati del veicolo limita la scelta dei consumatori, la concorrenza e l’innovazione dei servizi attraverso l’accesso restrittivo ai dati e le incongruenze tariffarie.

Avendo riconosciuto che la legge sui dati non è sufficiente per coprire gli aspetti tecnici nell’industria automobilistica, la Commissione Europea è da tempo al lavoro per una legislazione settoriale specifica sull’accesso ai dati, alle funzioni e alle informazioni del veicolo. L’urgenza massima di definire la questione è dettata dal fatto che nel mese di luglio 2024, entreranno in vigore le nuove leggi sulla sicurezza informatica, che potrebbero portare alla progressiva chiusura dell’unico mezzo indipendente di accesso remoto ai dati del veicolo (la porta diagnostica di bordo).

ISP sostiene che l’UE deve urgentemente mettere in atto la parità di accesso ai dati generati dai veicoli per tutti gli attori del mercato, fornendo una legislazione settoriale specifica che protegga la scelta dei consumatori e incoraggi la libera concorrenza e gli investimenti nella trasformazione digitale e nel business basato sui dati. Ogni ritardo soffoca l’innovazione, la creazione di posti di lavoro e la posizione competitiva dell’Europa sulla scena mondiale.

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