Torino e il Piemonte: un futuro di lavoro e tecnologie

di Pierangelo Decisi, rappresentante di API Torino

Il confronto con Stellantis sta avendo un impatto  enorme sulle risorse industriali e occupazionali locali, è certamente complesso e va seguito attentamente. L’incontro di oggi ha dimostrato ancora una volta l’importanza di cercare una sintesi tra azienda e territorio al fine di trovare le migliori mediazioni per tutti gli attori. E’ sicuramente importante che Regione Piemonte e Comune di Torino si presentino con una visione chiara e condivisa. Ho notato con piacere che ci sono i presupposti per superare le divisioni che potrebbero esserci tra i diversi schieramenti politici, specialmente pensando a questa bollente campagna elettorale.

Dobbiamo però insistere e lavorare ancora più intensamente al fine di giungere a una proposta mediata, ma che dia concretezza alle prospettive produttive locali. Fare del Piemonte e di Torino un polo industriale che produca lavoro e tecnologie che si basino  su una nuova economia circolare, che trova nell’auto una fonte inesauribile di materiali qualora sia trattata al fine vita con le opportune tecnologie ed attenzioni.

Questa opportunità, se ben sviluppata, potrebbe creare, con l’aiuto anche degli enti di eccellenza universitari (Politecnico ed Università) oltre al CIM 4.0, Envipark (solo per citarne alcuni), un volano di economie legate non solo alla filiera automotive, mettendo a punto nuovi materiali e tecnologie di trasformazione che potrebbero essere venduti come materia prima o componenti in tutta Europa e forse non solo.

Una prospettiva di questo genere, avrebbe anche un grandissimo impatto in termini di attrazione di un elevato numero di imprese internazionali che cercano territori nel quale sviluppare questo mondo, verso il quale non si potrà più tornare indietro, e non mi riferisco solo alle batterie esauste.

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