Che fatica dare i numeri

di Giuseppe Guzzardi, direttore di “Vie e Trasporti

 

Il nostro Paese è senza dubbio in ritardo con la digitalizzazione e smaterializzazione della macchina burocratica. Ma questo basta a giustificare le enormi lacune nella conoscenza delle nozioni numeriche (persone, mezzi, risorse, società…) che sono la base dell’analisi e della programmazione economica?

Più volte si è argomentato sull’inadeguatezza dei dati dell’Albo Nazionale dell’Autotrasporto, forse anche infierendo su una logica arcaica di censimento associativo. Oggi le cose sono certamente cambiate, anche se non ne abbiamo diretta contezza, e l’Albo conferma di aver eseguito importanti repulisti. Non abbiamo motivo di dubitarne, ma il sospetto che non si sia colta questa occasione per capirne un po’ di più delle aziende iscritte è forte.

Vero è che non si tratta di un caso isolato. Ricordiamo ancora lo sforzo della Motorizzazione, coronato da successo, per digitalizzare le patenti. Ancora molti settori del trasporto in termini di licenze, collaudi, autorizzazioni sono in pieno medioevo. Sapere quanti veicoli fanno questo o quello, quante aziende hanno più di tot veicoli, o ancora da quanto tempo un’autorizzazione è attiva è compito improbo, probabilmente per la difficoltà atavica della periferia di viaggiare tutti alla stessa velocità (ricordate i tempi di trasmissione delle immatricolazioni auto? Messina aveva ritardi fino a 10 mesi, un record) e addirittura di usare un linguaggio e un sistema di descrizione univoco.

Purtroppo non è soltanto il ministero dei Trasporti a essere in perenne difficoltà. Impossibile, ad esempio, uniformare il sistema di analisi e trascrizione degli incidenti stradali da parte di Polstrada, Carabinieri, Polizia locale. Impossibile quindi avere una descrizione uniforme delle cause e delle circostanze.

Allarghiamo la prospettiva: non è un fenomeno limitato al trasporto tout-court. Interi ambiti dell’economia languano privi di dati affidabili. L’Istat, nonostante un impegno puntuale e scientifico, è certamente fallace. Impossibile trovare dati certi, ad esempio, riguardo la produzione o distribuzione di prodotti, se non in alcune specificità̀. Questo perché́ il Paese, nonostante la digitalizzazione della cosa pubblica, è ben lontano dall’essere normalizzato. Persino la sanità fa fatica a produrre dati uniformi, attendibili, affidabili e non preistorici.

L’Italia avrebbe bisogno, insomma, di un libro bianco al giorno, un lavoro serio, puntuale, e non basato su probabilità̀ statistiche. Come si può pensare di mettere insieme progetti efficaci, PNRR incluso, se non sappiamo neanche di cosa parliamo, quanto è grande e come è fatto un universo?

Non è un problema di costi. Bisogna essere in grado di impostare, settore per settore, un lavoro preciso e codificato di analisi e registrazione del dato. Altrimenti, continueremo a navigare a vista..

Nuova Hyundai Kona: come un’ammiraglia, più spazio e nuove linee

Rinnovato il design, caratterizzato dall’ampia firma luminosa a LED sul posteriore. Disponibile in versione termica pura, mild hybrid e full hybrid. In arrivo anche l’elettrica. Prezzi a partire da 28.500 euro

 

Arriva in Italia la nuova Hyundai Kona: dopo l’ottima accoglienza della prima serie, il fortunato Suv della Casa coreana punta ad aumentare ulteriormente i successi. Cambiano radicalmente sia l’aspetto del B-Suv – ora le linee sono inconfondibilmente quelle del nuovo corso stilistico del brand – sia le dotazioni tecnologiche e di sicurezza. Oltre alle dotazioni crescono anche le dimensioni, per una grande abitabilità e un’ottima capacità di carico. Immutata, invece, l’ampia gamma di motorizzazioni: sono disponibili il 1.0 T.GDI da 120 cv; il 1.0 T.GDI 120 cv con tecnologia 48V mild-hybrid; l’1.6 full-hybrid da 141 cv di potenza; due versioni 100% elettriche. L’obiettivo di Kona è rivoluzionare il segmento dei B-Suv, portando nel comparto dotazioni di sicurezza, comfort e abitabilità inediti.

 

La personalità passa attraverso un design profondamente rinnovato, che reinterpreta le linee della generazione precedente e le modernizza ulteriormente. Una rivoluzione la progettazione a partire dalla versione elettrica poi “adattata” a quelle termiche, e non il contrario, per ottenere un’efficienza senza paragoni. La firma luminosa a LED che corre ininterrotta da un estremo all’altro Seamless Horizon Lamp caratterizza il frontale e viene ripresa al posteriore, mentre negli interni sono presenti soluzioni tecniche e stilistiche solitamente ad appannaggio di vetture di categorie superiori, come il cruscotto flottante con due display da 12,3’’ di serie e gli aggiornamenti OTA per l’infotainment e altri sistemi della vettura. Ai vertici della categoria il bagagliaio da 466 litri, mentre la spaziosità interna è garantita anche dal posizionamento del comando del cambio dietro al volante, liberando la consolle centrale.

 

 

La scelta del posizionamento in fascia alta si evince dalla ricchezza delle dotazioni fin dall’allestimento di ingresso, X Line (da 28.500 euro), equipaggiato con fanali e firma luminosa a LED, vetri posteriori oscurati, cerchi in lega da 17 o 18’’, climatizzatore automatico, cruscotto LCD da 12,3’’, sistema di navigazione con display touchscreen da 12.3” con retrocamera, caricatore wireless per smartphone e connettività Bluetooth, Apple CarPlay, AndroidAuto, con servizi Hyundai LIVE e aggiornamenti software OTA.

 

Non mancano, all’insegna della praticità, le barre portatutto sul tetto e il sedile posteriore abbattibile 40:20:40. Ricca anche la dotazione di sicurezza, con i sistemi di mantenimento al centro della corsia, l’assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento di veicoli e pedoni, oltre al riconoscimento attivo dei limiti di velocità, lo smart cruise control e i fari abbaglianti automatici.

 

L’allestimento N Line, con un design più sportivo, (da 31.500 euro) è caratterizzato da passaruota in tinta con la carrozzeria, cerchi in lega N Line da 18’’, paraurti con design ad ala, spoiler posteriore, doppio scarico posteriore e la minigonna laterale specifica. La versione più ricca, X Class (da 33.800 euro), offre una dotazione di sicurezza ancor più ampia con – fra gli altri – il monitoraggio dell’angolo cieco, l’assistenza contro gli urti in parcheggio in caso di ostacoli non visibili, e la vista a 360° durante le manovre. Negli interni, i sedili sono rivestiti in tessuto e pelle e il sistema audio è il Bose Premium Sound System con 6 speaker e subwoofer. Non mancano, infine, il tetto apribile, il portellone posteriore elettrico e la bocchetta dell’aria posteriore.

 

Disponibili anche optional ulteriori che rendono la vettura ancor più esclusiva, come i sedili anteriori in pelle riscaldabili e ventilati, memory e relaxation, il volante riscaldabile e il remote smart parking assist oltre alla Digital Key 2 Touch, che permette di chiudere, aprire e avviare la vettura da smartphone o smart-watch con tecnologia NFC.

 

Decisamente interessante, infine, l’offerta commerciale: Nuova Kona 1.0 T-GDI 120 CV X Line è proposta a rate da 189 euro al mese con 2.800 euro di vantaggio cliente, in caso di permuta o rottamazione e finanziamento Hyundai Super Hyundai Plus (TAN 4,95% – TAEG 6,19%). L’offerta riguarda anche la versione full-hybrid: anche Nuova Kona HEV X-Line è proposta a rate da 189 euro al mese (TAN 4,95% – TAEG 6,00%).

Nuova Kona è già disponibile negli showroom nelle motorizzazioni a benzina 1.0 T.GDI (con cambio manuale o automatico), 1.0 T.GDI mild-hybrid 48V (con cambio manuale) e nella versione 1.6 full-hybrid, mentre la versione 100% elettrica di Nuova Kona è attesa nelle prossime settimane.

 

 

WiDna: per una nuova cultura legata alla cybersecurity

di Francesco Fontana Giusti

 

Da settembre ho assunto il ruolo di “Brand and Network Developer for WiDna”, azienda da sempre impegnata a surfare le grandi sfide, presenti e future, del settore dell’automotive attraverso sistemi ad alto contenuto innovativo e tecnologico nonché pronta a farsi strada e a diffondere una nuova cultura legata alla Cyber Security, mettendo la propria tecnologia all’avanguardia al servizio della mobilità.

 

Questa entusiasmante avventura ha preso il via in occasione dell’apertura del Salone del Camper di Parma, per celebrare un primo importante traguardo raggiunto insieme: la partnership stretta con la società ADRIA, una delle prime industrie europee nel settore della produzione dei veicoli per il tempo libero, che si aggiunge alla collaborazione già avviata con Mercedes-Benz, consolidando la presenza strategica di WiDna come tech company di riferimento per il settore.

AlixPartners, 20 anni in Italia: nuovi uffici, Aversa rientra a Milano

Foto: Dario Duse, Italy Country Leader di AlixPartners, all’inaugurazione della nuova sede

Un importante 2023 per AlixPartners, che festeggia i suoi primi 20 anni in Italia con due grandi avvenimenti. Il primo è il cambio di uffici. Dalla storica sede di corso Matteotti 9, a partire da questo mese tutto lo staff italiano di AlixPartners – forte di quasi 100 persone – occuperà il quarto e il quinto piano del prestigioso edificio CVE9 nel cuore di Milano. Un palazzo del 1954 al civico 9 di corso Vittorio Emanuele II gestito da Generali Real Estate, che è stato oggetto di un’importante recente riqualificazione architettonica.

 

La facciata esterna è stata restaurata e valorizzata nella sua trama di riquadri in pietra, mentre l’interno e gli spazi esterni dello stabile sono stati oggetto di una completa e profonda ristrutturazione adottando soluzioni d’avanguardia, con la creazione di ambienti flessibili e multifunzionali dall’atmosfera contemporanea e sofisticata: dalla corte al primo piano fino al tetto giardino con la vista privilegiata sul Duomo, dedicato a meeting informali e smart working all’aperto.

 

Il 2023 è una ricorrenza importante per AlixPartners che compie vent’anni di attività in Italia, dopo una crescita continua che ci proietta verso un futuro di ulteriore sviluppo. Proprio grazie ai grandi obiettivi raggiunti finora e per supportare la prossima fase di sviluppo, ci trasferiamo nei nostri nuovi uffici in CVE9, nel cuore pulsante di Milano a pochi passi dal Duomo. Un luogo che ci rappresenta pienamente: storico e innovativo allo stesso tempo, elegante, tecnologicamente all’avanguardia, social, paperless e sostenibile”, ha commentato Dario Duse, Italy Country Leader di AlixPartners, che aggiunge: “Tutto questo è stato possibile grazie a un team coeso di professionisti straordinari, che nel tempo è diventato un punto di riferimento nel mondo della consulenza direzionale, strategica e operativa, “when it really matters”.”

 

Il secondo avvenimento è il ritorno in Italia di Stefano Aversa, che proprio venti anni fa apriva l’ufficio di AlixPartners a Milano. Dopo essersi spostato per diversi anni negli USA per guidare l’azienda a livello globale e poi a lungo a Londra, Stefano – che continuerà a ricoprire il ruolo di Chairman EMEA e vice-Chairman globale di AlixPartners – ritornerà a essere basato in Italia.

 

Con 38 anni di esperienza, Stefano Aversa oggi è uno dei massimi esperti in operazioni di turnaround, affiancando investitori, consigli di amministrazione e management di gruppi industriali nello sviluppo di business plan e nell’attuazione di programmi di performance improvement su larga scala. È membro del World Economic Forum, della Clinton Global Initiative e della Society of Automotive Analysts. Dal 2016 Stefano Aversa è anche Presidente della Andrea Bocelli Foundation, un progetto filantropico di grande respiro che gli sta molto a cuore e che lo vede impegnato in prima linea.

 

Uno dei benefici della post-pandemia è il lavoro da remoto che facilita il mio ritorno in Italia, mantenendo lo stesso ruolo a livello internazionale e trascorrendo più tempo a terra e meno in volo” ,ha commentato Stefano Aversa. Un rientro in Italia importante sia a livello professionale che personale, con la voglia di contribuire ancora molto allo sviluppo del mio Paese e di questo mercato insieme allo straordinario team italiano”.