di Michele Crisci, presidente di UNRAE
La situazione critica del mercato dell’elettrico, che contribuisce a non far decollare in Italia la transizione ecologica, è generata da uno schema incentivi mal congegnato, che penalizza la clientela a causa di un price-cap ingiustificatamente abbattuto da 50.000 a 35.000 euro, e in pratica esclude di fatto le imprese limitandone la fruibilità al solo noleggio con bonus dimezzati.
A nome di UNRAE auspico che tra i prossimi Decreti Legislativi di attuazione della Legge Delega Fiscale approvata in Parlamento possano prevedere finalmente la revisione della fiscalità per le auto aziendali in uso promiscuo, parametrandola alle emissioni di CO2. Queste le misure auspicate da UNRAE. Introduzione di aliquote differenziate per la detraibilità IVA basate sulle emissioni di CO2 (100% per la fascia 0-20 g/Km, 80% per la 21-60 g/Km e 50% per quelle > 60 g/km). Aumento del tetto di deducibilità dei costi dei veicoli di nuova immatricolazione parametrandolo alle fasce di emissione di CO2 sopra citate. Riduzione a 3 anni del periodo di ammortamento.
Ripristino dei termini per il completamento delle prenotazioni ecobonus da 180 a 270 giorni.