L’analisi del “Terzetto”: dalla lettera di De Meo a chi sente solo “scosse”

Torna il “Terzetto” (Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive; Pier Luigi del Viscovo, opinionista e direttore del Centro studi Fleet & Mobility; Andrea Taschini, opinionista e manager automotive) con la sua analisi periodica sullo stato dell’arte del settore automotive.

 

I temi affrontati in questa occasione: i due volti dei top manager automotive (Luca De Meo, come Ceo di Groupe Renault e dopo la recente rimodulazione dell’Alleanza con Nissan, continua a investire nell’elettrico; nel ruolo di presidente di ACEA, invia a Bruxelles una lettera piena di preoccupazioni e allarmi per come la transizione energetica è stata impostata); le posizioni e atteggiamenti differenti di Motus-E e UNEM.

 

I primi vedono solo l’auto elettrica e plaudono allo stop ai motori endotermici dal 2035, i secondi puntano sulla neutralità tecnologica. Di mezzo ci sono i “talebani” che influenzano la Commissione UE, le potenti lobby ambientaliste ed energetiche, con il risultato che a impostare il destino di tutti è la pericolosissima ideologia. Ma nel 2024 ci saranno le elezioni per il rinnovo degli organismi UE… Buon ascolto…

Addio cara Pinuccia: non mi sembra vero…

Pinuccia, l’irrefrenabile Pinuccia Susani, non c’è più: la “Susi” come da anni la chiamavo affettuosamente. Se ne è andata all’improvviso, in pochi giorni, di fretta come sua abitudine. Una vita di corsa, anche quando non era il caso. Ma bisogna essere sempre presenti, sulla notizia. Quando stamane i colleghi Andrea e Marco di Aci mi hanno scritto per darmi la nefasta notizia non ci volevo credere.
 
“Pierluiiiiigiiiiiiiii… ciao!!!!, come staiiiii? Quando ci vediamo per un boccone dalle tua partiiii?” Ogni telefonata iniziava così, l’ultima (mai l’avrei immaginato) una settimana fa, ero sul treno, e la “Susi” voleva commentare con me la svolta dei Saloni dell’auto: lei, grandissima organizzatrice per l’Italia di quello di Ginevra, capace di riempire all’inverosimile le sale convegni di grandi alberghi come il Four Season e il Gallia di Milano per la presentazione dell’evento.
 
 
Pinuccia, una Istituzione per il mondo dell’auto, per anni e anni portavoce del gruppo Bosch in Italia, e proprio grazie a questo suo ruolo è nata un’amicizia (erano gli anni ’90) che si è consolidata nel tempo. Sempre di corsa, un “razzo” vivente, una parlantina da stordirti. E per questo unica, precisa, rigorosissima sul lavoro. Spesso dormiva in ufficio nell’elegantissimo palazzo di piazza Liberty, a due passi dal Duomo.
 
 
Un esempio di abnegazione e professionalità, sempre presente agli eventi, una grande PR in tutti i sensi. Anche dal punto di vista dell’amicizia e del volersi bene. Ultimamente la sentivo piuttosto delusa, ma sempre con il suo piglio vivace, per le vicende legate al “suo” Salone di Ginevra e al fatto che l’organizzazione aveva cambiato strategia anche come comunicazione. Sempre sorridente, un fiume in piena, le sue fantasie, la voglia di fare anche se non c’era niente da fare. Il parrucchiere di fiducia a Cannes, la griffe Chanel nel cuore, gli amati gatti, la mitica Bmw Serie 3 nera, l’incarico di comprarle quella particolare tinta per i capelli che solo a Tokio vendono, le cene di Natale dal suo amico chef al Four Season, i mille racconti, ma anche le delusioni e i rimpianti.
 
 
E poi la bellissima festa per i 100 anni della sua amata mamma, sempre al Four Season di Milano, allietata da un gruppo dialettale con le canzoni meneghine che hanno fatto la storia. Il suo papà era stato direttore d’orchestra, e quando la sua mamma – che sta rivedendo ora – è volata in Paradiso, per il funerale ha voluto un mini concerto di musica classica ad accompagnare la cerimonia. Che donna sei stata, Pinuccia, portavoce di amicizia e di affetto. Ti piango insieme alla mia famiglia a cui eri molto affezionata. Addio, cara Pinuccia. Hai accompagnato, con i tuoi suggerimenti preziosi, anche i tanti (allora) giovani giornalisti, io incluso, che piano piano si avvicinavano al mondo dei motori. Grazie per quello che mi e ci hai dato.

Auto e decarbonizzazione: l’ideologia mette in gioco economia e lavoro

di Giuseppe Ricci, presidente di Confindustria Energia

L’Europa e l’Italia hanno bisogno della loro industria e di energia per crescere. Non possiamo condividere scelte ideologiche che non siano supportate da valutazioni oggettive e complete su tutta la catena del valore, che rispettino il principio della neutralità tecnologica. Azzerare le emissioni del settore trasporti resta l’obiettivo da traguardare, ma politiche ideologiche non supportate da piani industriali concreti e da analisi di sostenibilità degli investimenti rischiano solamente di minare la competitività del settore dell’automotive e, a seguire, quello dell’energia con conseguente deindustrializzazione

Il solo effetto è di aumentare la dipendenza dell’Unione europea da mercati internazionali con effetti devastanti sull’economia e sull’occupazione. L’attuale crisi energetica è maturata ben prima dell’aggressione dell’Ucraina a causa dello sbilanciamento tra domanda e offerta di gas provocato dal calo degli investimenti nella produzione fossile, dal passaggio da carbone a gas della Cina e dalla ripresa dei consumi post Covid-19.

Questa è stata la ragione dell’incremento dei prezzi, poi la guerra ha messo in discussione anche l’approvvigionamento stesso del gas, dimostrando come sia rischioso puntare prevalentemente su un unico fornitore. Lo stesso vale per il modello energetico futuro, dove è molto rischioso puntare su un’unica soluzione e lo stesso vale per il settore automotive che già oggi è in crisi e che rappresenta una parte significativa del Pil europeo.

L’approccio ”mono soluzione” di puntare esclusivamente sulla mobilità elettrica, su cui si sta orientando la Commissione europea, oltre a essere più rischioso e tecnologicamente immaturo sui settori dei trasporti cosiddetti HTA (Hard To Tbate), non considera la sostenibilità sociale ed economica della transizione, rischiando solamente di alimentare una crisi del sistema industriale ed energetico europeo, mettendo a repentaglio gli stessi obiettivi di decarbonizzazione.

La strategia europea da adottare deve, invece, far leva su un approccio olistico che preveda, in linea con il principio di neutralità tecnologica, l’adozione di tutte le soluzioni rinnovabili e low carbon, in sinergia e complementarietà tra di loro, valutando gli interventi sulla base dell’intero ciclo di vita, assicurando in questo modo il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel modo più efficiente ed efficace possibile.

In Italia, abbiamo sviluppato tecnologie ed eccellenze per la produzione di prodotti energetici sostenibili, quali i biocarburanti e altri low carbon fuels valorizzando le competenze e know-how nel campo dell’economia circolare. I nostri sforzi sono poi diretti a potenziare l’impiego del gas, nelle sue forme bio e rinnovabili, sia per il trasporto su strada che per quello marittimo, oltre che a decarbonizzare quella parte di industria che non può utilizzare solo l’energia elettrica.

Tutto ciò utilizzando le infrastrutture esistenti. Appare doveroso salvaguardare la competitività delle filiere tecnologiche italiane, a partire dal settore energetico e quello automotive, valorizzandone il know-how e il contributo in termini ambientali, di ottimizzazione delle risorse e di sicurezza energetica.

Dati in arrivo dai veicoli: si regoli l’accesso

“Urge una legislazione europea che regoli l’accesso ai dati prodotti dai veicoli. Basta con il continuo slittamento dei termini: non si può più aspettare”. È quanto hanno chiesto – in una lettera alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e al Collegio dei Commissari – dieci Associazioni europee (ADPA, AIRC, CECRA, CLEPA, EGEA, ETRMA, FIA – di cui è parte l’Automobile Club d’Italia – FIGIEFA, INSURANCE EUROPE e LEASEUROPE), in rappresentanza dei principali operatori del comparto automotive.

La campagna FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) «My Car, My Data» («Mia l’auto, miei i dati») – le cui ragioni vengono sostenute e rilanciate dalla lettera a Von der Leyen e al Collegio dei Commissari UE – mira a rappresentare l’esigenza-urgenza di sancire principi fondamentali a tutela dei consumatori quali libertà di scelta, protezione e sicurezza dei dati, competizione leale e innovazione.

Kia Energy House: a Roma l’incontro Kia-Enel X

di Luca Talotta

 

Presentazione ufficiale alla stampa, a Roma, della Kia Energy House presso lo Store di Enel X in Corso di Francia 212. Un nuovo progetto, che vede impegnate Enel X e Kia, che avrà durata di 6 mesi e dove il brand automobilistico potrà raccontare con contenuti e informazioni varie la propria visione e come si sta trasformando la mobilità: “L’obiettivo del nostro marchio è conquistare la leadership nel campo della mobilità elettrica e poter siglare un accordo per la realizzazione della Energy House insieme al Gruppo Enel, un motivo di orgoglio e soddisfazione”, spiega l’amministratore delegato di Kia Italia, Giuseppe Bitti.

“Lo store – precisa il manager – non deve essere visto o vissuto come un normale autosalone, entrando nella Energy House di Roma, il potenziale cliente avrà l’opportunità di scoprire a fondo chi è Kia, quali sono le sue ambizioni e scoprire la visione del gruppo all’interno del panorama del futuro della mobilità. Senza dimenticare l’importanza di acquisire familiarità per gli utenti finali non solo nel guidare un’auto elettrica, ma anche nello scoprire cosa c’è tutto attorno. La domanda di elettrico a gennaio è stata del 2,6% del mercato totale, senza uno sforzo comune, una sinergia tra tutti gli attori della filiera, è inutile. Il nostro gruppo già nel 2007 ha creato un primo prototipo di auto a idrogeno, la Kia Sportage; poi nel 2011 la Rey era già un’auto compatta con motore elettrico, utilizzato in Corea per gli uffici pubblici; e ancora la Kia Soul nel 2014, che presenta già a suo tempo 200 km di autonomia. E oggi il fiore all’occhiello, la EV6; e nel 2027 arriveranno 14 nuovi modelli elettrici che andranno ad affiancare o sostituire quelli attuali. Entro il 2027, poi, contiamo di avere già un 25% di vendite eco friendly a livello mondiale. Vogliamo diventare leader della mobilità sostenibile”.

“Un partner importante”

Soddisfazione anche nelle parole di Augusto Raggi: “Siamo contenti che un partner importante come Kia abbia scelto l’Enel X Store di Roma per aprire il primo temporary store italiano del marchio – le parole del responsabile di Enel X Italia -. Questo spazio è nato da un progetto importante di riqualificazione di un’area urbana abbandonata con l’obiettivo di restituire alla comunità un luogo di socialità e innovazione e sin da subito è diventato un punto di riferimento per conoscere da vicino l’ecosistema integrato di Enel X. Per questo motivo vogliamo continuare a offrire i migliori servizi di efficientamento e risparmio energetico accelerando il processo di sostenibilità per tutti i nostri clienti”.

 

Punti di ricarica ad altissima potenza 

«La presenza di Kia all’interno dello store di Corso Francia è un’opportunità in più per far conoscere a chi guida elettrico i servizi, le soluzioni e le tecnologie avanzate di Enel X Way per la ricarica delle vetture elettriche – le parole di Federico Caleno, responsabile di Enel X Way Italia -. Oggi ci troviamo nella prima stazione urbana di ricarica ad altissima potenza nata in Italia, realizzata per dare un impulso deciso alla diffusione della mobilità elettrica in tutto il Paese. Recentemente ne abbiamo inaugurata un’altra a Roma a pochi passi da qui dimostrando quanto in questa fase sia essenziale investire su stazioni ultrafast che rendono i tempi di ricarica rapidissimi. Abbiamo già 250 siti sul territorio nazionale, di cui 170 operativi. L’obiettivo è coprire tutta l’Italia con un’infrastruttura ad alta potenza, da 150 a 350 kW, arrivando a 800 siti e 3000 punti di ricarica entro il 2025».

 

A Roma, in corso di Francia al civico 8

I numeri della Kia Energy House: 6 punti di ricarica HPC (High Power Charging) con una potenza fino a 350 kW, WayPole per la ricarica in AC da 22 kW + 22 e una WayMedia, l’innovativo pannello digitale integrato da due WayBox: “Movement that inspires è la nuova missione di Kia che pone al centro il movimento come elemento basilare dello sviluppo umano. Il movimento consente alle persone di conoscere luoghi, incontrare persone diverse, vivere nuove esperienze e quindi arricchirsi. Questo intreccio è l’essenza della nuova filosofia di Kia: consentire il progresso umano fornendo spazi in auto innovativi, nuovi entusiasmanti prodotti, nonché servizi, che soddisfino ed ispirino i clienti e consentano loro di avere più tempo per le proprie passioni – spiega il Marketing Communication & CRM Director di Kia Italia, Giuseppe Mazzara -. L’inaugurazione della Energy house di Roma per noi rappresenta proprio questo, un luogo che sia capace di esprimere i valori del nostro brand e ispirare i potenziali clienti che lo visiteranno». La Energy House di Roma è in corso di Francia 212 a Roma. La presenza di Kia all’interno dello store di Enel X di Roma continuerà sino alle fine del mese di giugno.