Decreto colonnine: finalmente 21mila infrastrutture di ricarica entro il 2025

 

di Andrea Cardinali, direttore generale di UNRAE

UNRAE esprime soddisfazione per l’approvazione dei due decreti per la realizzazione di oltre 21.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici entro i prossimi 3 anni, in centri urbani e superstrade, pur non potendo conoscere i dettagli del Decreto che non sono ancora disponibili. Sulle superstrade sono previste infrastrutture super veloci, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti. Il Decreto riguardante le colonnine nei centri urbani tiene invece conto, nella definizione dei criteri per l’ubicazione delle stesse, dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi e box auto privati, della qualità dell’aria, dell’attuale penetrazione di auto elettriche, della vocazione turistica dei territori”.

È un primo passo importante, che UNRAE chiede da tempo, per garantire al nostro Paese uno sviluppo accelerato della mobilità a zero o bassissime emissioni, altrimenti l’Italia resterà ancora molto indietro in termini di diffusione della rete di ricarica. Secondo gli ultimi dati al 30 settembre 2022, infatti, il nostro Paese occupa la quindicesima posizione nel ranking europeo, con 6,7 punti di ricarica ogni 100 km contro gli 8,9 della media europea.

Come da tempo proposto da UNRAE, i Decreti appena approvati, andrebbero affiancati da interventi quali: potenziamento degli incentivi per privati e aziende all’acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante, almeno fino al 2026; elaborazione di una politica infrastrutturale anche per il rifornimento di idrogenorevisione dell’impianto fiscale del settore, modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali; pianificazione rapida per una riconversione industriale della filiera automotive e della componentistica per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo.

Auto elettriche: avanzano in Germania, Italia maglia nera

i concessionari mostrano cautela

 

di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor

Nel 2022 sono state immatricolate nell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) 11.286.939 autovetture con un calo del 4,1% rispetto al 2021, ma con un calo del 28,6% rispetto al 2019, cioè all’anno che ha preceduto la pandemia. Il mercato dell’auto nell’area ha risentito fortemente della debolezza della domanda per effetto delle ben note conseguenze della pandemia che ha inciso pesantemente sul quadro economico, degli effetti psicologici e concreti della guerra in Ucraina e quindi della comparsa dell’inflazione, della crescita del costo del denaro e delle difficoltà di fornitura dei prodotti energetici che hanno subito anche forti aumenti di prezzo.

Nonostante questi fattori la domanda è stata comunque superiore al livello di immatricolazioni registrate perché in una situazione già difficile si è inserita una crisi dell’offerta dovuta a carenze di componenti essenziali per la produzione, come i microchip ed altri prodotti. Nella seconda metà del 2022 la crisi dell’offerta si è comunque ridimensionata e questo ha consentito di contenere le perdite dell’intero anno nei limiti di cui si è detto. Difficoltà di forniture ancora sussistono, ma si ritiene che la situazione possa ancora migliorare nei prossimi mesi e a questa possibilità è legato il raggiungimento nel corso del 2023 di risultati più vicini ai livelli precedenti la pandemia.

Dei cinque maggiori mercati, che si accaparrano il 70,2% delle immatricolazioni dell’Europa Occidentale, soltanto quello della Germania ha chiuso il 2022 in crescita sul 2021 (+1,1%), ma comunque ancora in forte perdita sul 2019 (-26,5%). Tra gli altri quattro mercati il risultato migliore l’ha ottenuto il Regno Unito (-2%), seguito dalla Spagna (-5,4%), dalla Francia (-7,8%) e infine dall’Italia (-9,7%).

In Germania ed anche nel Regno Unito e in Francia il bilancio dell’annata ha beneficiato di una maggiore disponibilità (rispetto alle auto tradizionali) di auto elettriche ed ibride plug-in, che, assistite da incentivi efficaci, hanno ottenuto risultati molto interessanti. E questo ha consentito al mercato tedesco di crescere e a quello degli altri due paesi di contenere le perdite. Lo stesso fenomeno non si è verificato nel mercato italiano in cui la quota delle auto elettriche nel 2022 è addirittura scesa dal 4,6% del 2021 al 3,7% e ciò essenzialmente per effetto del fallimento della campagna di incentivi 2022 a favore dell’auto elettrica e delle auto ibride, campagna che infatti si è chiusa con un elevato volume di fondi inutilizzati.

Prova su strada: Citroen C5 Aircross Plug-in Hybrid

Comfort ai massimi livelli e consumi ai minimi; è quanto emerge dalla prova su strada di Citroen C5 Aircross nella versione sottoposta al recente restyling. 55 km di autonomia in modalità completamente elettrica rendono questa versione Plug-in ideale per il tragitto casa-lavoro ad emissioni zero. Nei viaggi più lunghi invece emerge il consueto confort tipico del marchio, unito ad una elevata versatilità degli spazi e a consumi particolarmente contenuti.

The Golden Age of Rally: Biasion al MAUTO

Miki Biasion, unico italiano ad aver conquistato due volte il titolo di Campione del mondo rally nel 1988 e nel 1989, ha visitato la mostra The Golden Age of Rally” al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino con un gruppo di appassionati. Nell’esposizione ha potuto ritrovare la sua tuta da gara e diversi mitici esemplari della collezione della “Fondazione Gino Macaluso per l’auto Storica” su cui lui stesso ha gareggiato e vinto, come Lancia rally 037, Lancia Delta HF Evoluzione Safari e Lancia Delta HF Integrale 16v, con cui conquistò i due titoli mondiali.

 

Le strade di Miki Biasion e della Fondazione Gino Macaluso in occasione dell’evento “Rally Meeting”, a Vicenza dal 2 al 5 febbraio. Proprio l’ex Campione del mondo è l’organizzatore di questo grande evento, il più importante dedicato al mondo dei rally, a cui la “Fondazione Gino Macaluso” sarà presente con alcuni esemplari della sua collezione.