Autotrasporto, autisti, logistica: Fenoglio a ruota libera

Franco Fenoglio, appassionato manager del settore autotrasporto, con un passato a capo di importanti aziende nonché di Unrae Veicoli Industriali, in questo video incontro, a cavallo tra il 2022 e il 2023, si rivolge agli operatori del comparto e della logistica, ma anche ai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni. Un messaggio che Fenoglio rivolge ai numerosi “addetti ai lavori” che hanno aderito alla chat “Trasporto” che lui stesso ha avviato nei mesi più pesanti della pandemia e che continua a essere un’interessante centrale di dibattito.

 

Eccolo allora affrontare i temi più caldi che ritroviamo, tra l’altro, nella chat: il trattamento riservato agli autisti, la mala informazione sul settore che ne lede l’immagine, la burocrazia dominante che ritarda all’inverosimile le revisioni dei mezzi pesanti, gli aspetti della sicurezza e della salvaguardia ambientale. E gli immancabili auguri per l’anno nuovo.

Infrastrutture: persi in passato 77 miliardi di export per le carenze

di Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto-Confcommercio

 

Senza infrastrutture salta l’intermodalità, sale l’inquinamento, si blocca l’export. Sono dunque da apprezzare le nuove misure del Governo per lo snellimento degli appalti e l’inserimento delle opere prioritarie nella lista delle azioni urgenti da intraprendere. Penso, ad esempio, al ricorso agli appalti integrati, che pongono in capo allo stesso soggetto sia il progetto che la realizzazione dell’opera. E ricordo come, secondo un recente studio, l’Italia abbia perso 77 miliardi di export proprio per la mancanza di infrastrutture.

Una carenza cui si sommano i limiti al passaggio dei Tir italiani al Brennero e l’ipotesi di chiusure “a corrente alternata” al Monte Bianco”. È bene ricordare che, secondo una stima dell’Ufficio Studi Confcommercio, se l’Italia potesse godere degli stessi livelli di accessibilità della Germania, misurata attraverso il logistic performance index della Banca mondiale, potrebbe contare su un incremento di PIL nell’ordine di 90 miliardi di euro l’anno.

D’altra parte, sempre secondo l’Ufficio Studi Confederale, risultati di simile entità (+70 miliardi di PIL) si potrebbero conseguire se tutte le Regioni italiane, in particolare quelle logisticamente più svantaggiate del Sud, potessero raggiungere la stessa accessibilità della Regione Piemonte, la più performante da questo punto di vista.

Motor Valley: dopo Auto e Moto d’Epoca, anche Automotoretrò trasloca in Emilia

 

La Motor Valley è sempre più ambita dalle grandi rassegne dedicate ai motori, soprattutto d’epoca. E così, dopo Auto Moto d’Epoca, in questo caso il passaggio è dalla Fiera di Padova a quella di Bologna (26-29 ottobre 2023), ora anche il Salone torinese Automotoretrò cambia sede, trasferendosi dal Lingotto alla Fiera di Parma. La 40esima edizione di Automotoretrò sancisce, così, un nuovo inizio: la storica fiera che riunisce ogni anno collezionisti, professionisti, espositori e appassionati di vetture d’epoca si terrà, dunque, alle Fiere di Parma dal 3 al 5 marzo prossimi, in concomitanza con Mercanteinfiera.

“Abbiamo provato in tutti i modi a far rimanere la manifestazione a Torino, dove è nata nel 1983, ma non ci sono più le condizioni – spiega l’organizzatore Beppe Gianoglio -. Siamo quindi lieti di annunciare il trasferimento nell’innovativo polo fieristico parmense che, insieme alle istituzioni del territorio ci aiuterà a far crescere ancora di più Automotoretrò. La scelta è ricaduta su Parma anche per il suo valore strategico come snodo tra Centro Italia e Nord-Est: l’obiettivo è di entrare nei cuori di tutti gli appassionati che ancora non ci conoscono”.

La fiera costituisce per migliaia di persone un appuntamento fisso dedicato ai gioielli del passato di ogni tipologia, ai grandi nomi dell’automobilismo e del motociclismo, offrendo uno spazio comune per vendere e acquistare modelli inediti, ammirare le vetture che hanno fatto la storia e trovare ricambi rari.