Brembo Hackathon: l’energia dell’innovazione

Il primo Brembo Hackathon ha visto con orgoglio una forte presenza della GEN Z proveniente da oltre 13 Paesi in tutto il mondo

L’energia, l’impegno e l’emozione erano al di sopra delle aspettative. Hackathon è solo una delle tante attività che Brembo sta portando avanti in linea con la sua missione di “diventare Solution Provider”, volta a fornire soluzioni innovative per un’esperienza di guida unica.

Noleggio auto: occhio ai costi nascosti

L’estate 2022 si conferma come una delle stagioni più impegnative per i viaggi. Con così tanti italiani che tornano a viaggiare post-Covid, noleggiare un’auto offre una maggiore flessibilità all’estero. Ma per aiutare a evitare costi nascosti e brutte sorprese Compare the Market fornisce 5 utili consigli.

 

1. Assicurazione

 

L’assicurazione di base è solitamente inclusa quando si noleggia un’auto all’estero.  Ma spesso viene fornita con una franchigia importante, a volte vicina a 2.000 euro, da pagare se l’auto viene danneggiata o rubata. Quando si ritira l’auto, si avrà la possibilità di stipulare una “Kasko” che riduce la franchigia da pagare se qualcosa dovesse andare storto e ci fosse bisogno di presentare un reclamo.

 

2. Carburante

 

La maggior parte dei fornitori ha una politica full-to-full, il che significa che consegneranno l’auto con un serbatoio pieno di carburante e si aspettano che si restituisca l’auto con la stessa quantità nel serbatoio. Qualora non dovesse succedere, ci sarà un costo aggiuntivo in quanto la compagnia dovrà rifornire l’auto da sola.

 

3. Ritardo

 

Il contratto sarà per un numero fisso di giorni, spesso a una tariffa giornaliera o settimanale. Se si restituisce l’auto in ritardo, indipendentemente dalle circostanze, potrebbe essere addebitata una tariffa prestabilita. La maggior parte dei noleggi funziona in periodi di 24 ore, quindi se l’accordo inizia alle 11 del giorno del ritiro, l’auto spesso deve essere restituita entro le 11 del giorno concordato. Se per caso si riportasse l’auto nel pomeriggio, probabilmente verrà addebitato un giorno intero in più.

 

4. Età

 

I conducenti più giovani e più anziani potrebbero dover sostenere costi aggiuntivi o commissioni più elevate a causa della loro età, in quanto sono considerati un rischio più elevato al volante. Vale la pena confrontare diversi fornitori e controllare i termini e le condizioni prima di firmare.

 

5. Amministratore

 

Le società di autonoleggio spesso addebiteranno spese amministrative se devono affrontare eventuali problemi derivanti dal noleggio, come multe per eccesso di velocità o parcheggio, riparazioni di danni o pulizia dell’auto una volta restituita.

Stati Uniti: altri 36 miliardi per la svolta elettrica

“Inflation Reduction Act” è il piano da 369 miliardi di dollari approvato dal Senato Usa che contiene diverse misure per agevolare la transizione energetica, concentrandosi in particolare sul settore automobilistico. Le vendite di veicoli elettrici, infatti, vanno aumentando notevolmente e di recente hanno raggiunto picchi record, secondo l’azienda statunitense Cox Automotive.

Dal 2019 la General Motors ha venduto 70.000 veicoli plug-in. L’azienda Tesla, i cui prodotti sono più costosi, ha raggiunto un ritmo annuale di quasi un milione di auto vendute in tutto il mondo. Vanno inoltre accumulandosi ordinativi per le versioni elettriche dell’Hummer della Gm, del minivan Volkswagen e per la Mustang della Ford, tra gli altri.

Nonostante questo business ”robusto”, si legge sul quotidiano “Washington Post”, il piano approvato dal Senato inietterà 36 miliardi di dollari per incentivare l’acquisto di auto elettriche nei prossimi dieci anni. Secondo economisti ed esperti di clima sarà un potente strumento per ridurre le emissioni, eppure ci sono diversi altri elementi da tenere in considerazione, dall’approvvigionamento di minerali rari, ai semiconduttori, le batterie e i finanziamenti.

I consumatori americani potranno richiedere il credito da 7.500 dollari per un motore totalmente elettrico se i produttori sostituiranno le batterie cinesi entro il 2024 e i minerali provenienti dalla Cina e da altri Paesi dove non vigono accordi di libero scambio entro il 2025. Scadenze che le aziende automobilistiche dicono essere impossibili da rispettare. Ed è certo che la Cina ”rimarrà a guardare mentre gli Stati Uniti faranno fatica a liberarsi dalla dipendenza dal manifatturiero cinese”.

In ogni caso, la valutazione delle incentivazioni per le vetture elettriche previste dal piano è complessivamente positiva perché si rivolge a un settore dove si ha la certezza che le risorse saranno effettivamente utilizzate, a differenza di altri. Tant’è vero che GM e altre Case automobilistiche hanno dichiarato di avere piani ambiziosi per incrementare le vendite di veicoli elettrici. General Motors, per esempio, sta investendo 15,7 miliardi di dollari per convertire gran parte della sua intera flotta all’elettrico e conta sul sostegno del Congresso.