19 novembre 2023: riflessioni ricordando le vittime della strada

di Giordano Biserni, presidente di ASAPS

Sì, ci rendiamo conto che parlare di vittime della strada in un periodo incastrato tra due terribili guerre può sembrare forse un po’ fuori luogo. Ma non è così. Sulle strade della grande palla rotonda che è la terra, ogni anno una guerra non dichiarata causa 1 milione e 300mila vittime in schianti della strada. Prevalentemente (sembrerà strano) in Africa, Cina, Sudamerica. Ma 21.000 se ne contano anche nell’UE e 127.000 nella intera regione europea, di cui  oltre 3.000 anche in Italia.

Oggi come ASAPS potremmo citare alcuni dati dei nostri Osservatori. Dati che abbiamo illustrato il 14 novembre nella audizione presso la Commissione Trasporti della Camera. Eccone alcuni. In Italia dal 1° gennaio sono deceduti nell’immediatezza del fatto: a) 379 pedono al 12.11.2023, b) 175 ciclisti 12.11.2023, c) 72 episodi di pirateria mortali (al 30.9.2023), d) 48 bambini deceduti (al 12.11.2023). Erano stati 39 i piccoli uccisi sulle strade in tutto il 2022 e 29 nel 2021. Un dato terribile per chi si occupa da decenni di sicurezza sulle strade. Una vera sconfitta. e) 1.133 vittime nei soli fine settimana (al 31.10.2023)

Ecco perché il 19 novembre, giornata dedicata alla memoria delle vittime della strada, non può passare nel solito colpevole silenzio.

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